"Caricabatterie? Mai accesi la notte. E occhio al marchio di conformità"

La raccomandazione arriva da Paolo Pagliarani, presidente di Cna Firenze Installazione e Impianti con un esperienza trentennale nel campo idraulico ed elettronico

Smartphone in carica (AFP)

Smartphone in carica (AFP)

Firenze, 15 luglio 2017 - LA REGOLA d’oro è una sola: se è acceso va tenuto d’occhio. E vale per tutto: elettrodomestici, cavetti, macchine del caffé, caricabatterie, aspirapolveri. Anche se in standy-by, a basso voltaggio. Anche con il logo di dichiarazione di conformità della Comunità Europea in bella vista. La raccomandazione arriva da Paolo Pagliarani, presidente di Cna Firenze Installazione e Impianti con un esperienza trentennale nel campo idraulico ed elettronico. «Si tratta - spiega - dell’unico modo sicuro di tenere d’occhio eventuali cortocircuiti, malfunzionamenti e problemi che potrebbero mettere a repentaglio la nostra sicurezza».

MA FRA il dire e il fare c’è di mezzo l’abitudine (cattiva) di lasciare lo smartphone in carica sul comodino durante la notte, la macchinetta del caffè attaccata alla presa e la tv in stand-by. I rischi? Infinitesimali ma comunque presenti. «Soprattutto - dice Pagliarani - se si tratta di prodotti che riportano un marchio della Comunità Europa falso o, peggio, che non lo riportano proprio». Spesso si tratta di prodotti made in China. La discriminante però non è questa. «Anche le grandi marche - prosegue - fanno produrre i loro microcomponenti in Cina: la differenza sta nei controlli a fine lavorazione». Ma cosa distingue un prodotto marchiato ‘Ce’ da uno «tarocco»? «Nei prodotti marchiati - continua - vengono usati degli accorgimenti tecnici sia in termini di materiale, di isolanti che di innovazione dei connettori. Tutti dettagli che nei prodotti ‘tarocchi’ non sono curati». A volte è proprio un prodotto minormente isolato, come un caricabatterie a poter andare in corto. A fare la differenza anche la lavorazione industriale. «Specie - aggiunge - per quanto riguarda i controlli di fine lavorazione che per i prodotti che portano quel marchio sono rigorosi».

PER tutti coloro che vogliono dormire sonni tranquilli ma hanno comunque elettrodomestici di natura «sospetta», non marchiati o acquistati da venditori abusivi c’è solo una cosa da fare per ridurre al minimo i rischi. «Usarli soltanto - spiega Pagliarani - in momenti in cui si possa tenerli d’occhio evitando di tenerli accesi mentre si è lontani da casa o dalla stanza di utilizzo». E di fronte a scintille e malfuzionamenti non «forzare» per nessuna ragione il funzionamento. «Si deve - conclude - staccare la corrente della casa, poi togliere la spina all’elettrodomestico e portarlo in un negozio di assistenza autorizzato». In caso di prodotto senza marchio Ce, invece la cosa da fare è una sola: aprire il cestino.

Claudio Capanni

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