Carabinieri indagati per stupro: presto saranno convocati dalla procura militare

Lo conferma il procuratore militare Marco De Paolis. Le ragazze avevano nell'organismo un rilevabile quantitativo di alcol. Una di loro aveva anche assunto droga

Nel riquadro, Marco Camuffo

Nel riquadro, Marco Camuffo

Firenze, 13 settembre 2017 - Saranno presto convocati dalla procura militare, per essere interrogati, Marco Camuffo e Pietro Costa, i due carabinieri accusati di aver violentato le due turiste americane a Firenze.

Lo conferma il procuratore militare Marco De Paolis, in questi giorni impegnato all'estero. I carabinieri sono stati iscritti lunedì scorso nel registro degli indagati della procura militare con le accuse di violata consegna (un reato che potrebbe essere configurato anche in abbandono di posto) e peculato militare, con riferimento alla violazione delle regole che disciplinano l'attività di pattuglia e all'uso arbitrario dell'auto di servizio. 

IL PM CHIEDERA' UN INCIDENTE PROBATORIO PER LE STUDENTESSE Intanto la procura di Firenze è intenzionata a chiedere un incidente probatorio per acquisire definitivamente come prova le testimonianze delle due studentesse americane che hanno denunciato i due carabinieri. Lo  ha detto oggi in un incontro informale coi giornalisti  il procuratore Giuseppe Creazzo.

La richiesta deve essere ancora fatta al gip ma in questo modo, ha osservato Creazzo, "possiamo acquisire la prova testimoniale e permettere alle ragazze di rientrare negli Stati Uniti senza che sia necessario che tornino a Firenze" per le successive fasi processuali.

ALCOL E DROGA E per quanto riguarda gli esiti medico-legali dei primi esami disponibili per la procura, emerge che circa quattro ore dopo il rapporto sessuale coi due carabinieri entrambe le studentesse americane avevano ancora nell'organismo un rilevabile quantitativo di alcol, ingerito assumendo bevande alcoliche. Una quantità definita 'sopra la norma' considerando come riferimento i 0,50 g/l base dei controlli stradali.

In una ragazza gli esami del sangue hanno fatto trovare più alcol, in un'altra meno. Tuttavia, ha spiegato il procuratore Giuseppe Creazzo, questo primo riscontro non è sufficiente a stabilire se le due giovani americane fossero ubriache e in che misura non fossero lucide quando hanno incontrato i carabinieri e sono state accompagnate a casa, nel palazzo dove tra scale e ascensore ci sono stati i rapporti sessuali.

Serve, è stato ancora spiegato, aspettare la relazione di un consulente, già incaricato dalla procura, che dovrà stabilire, coi dati in suo possesso, il livello di ubriachezza risalente al momento del fatto. Ci vorrà qualche settimana. È poi confermato che una delle due ragazze aveva assunto sostanze stupefacenti (hashish o marijuana) ma va stabilito a quando risale l'assunzione, se nell'imminenza del rapporto sessuale con uno dei due carabinieri o nei giorni precedenti: per questo è in corso un esame tossicologico specifico. Inoltre, poiché parte dei materiali biologici prelevati dalla polizia scientifica è disponibile in quantità esigua, ha spiegato il procuratore Creazzo, la procura deve decidere se procedere con incidente probatorio o accertamenti irripetibili: sono entrambe forme in cui la prova viene acquisita al processo con piena garanzia dato che è prevista la presenza dei consulenti di tutte le parti, indagati e parti offese.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro