Campi, biblioteca senza pace: la Soprintendenza manda l'ispezione per l'archivio "sparito"

La torre nord di villa Montalvo è stata svuotata per far posto ad una associazione. E la biblioteca presenta troppe lacune: la denuncia di Forza Italia e Sinistra Italiana

Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi

Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi

Campi Bisenzio (Firenze), 23 giugno 2017 – Quale futuro per la biblioteca “Terzani”? E perchè un'associazione ha ottenuto la sede proprio in uno degli edifici storici della città? Forza Italia chiede al sindaco Fossi di rendere noti i progetti che l’amministrazione comunale ha intenzione di realizzare.

“In questi giorni – spiega Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia - abbiamo ricevuto alcune segnalazioni venendo a conoscenza che in biblioteca a Villa Montalvo è in atto un vero e proprio svuotamento della Torre Nord della Villa che è sempre stata parte integrante e sostanziale della biblioteca. Corrisponde a verità che lo svuotamento dei locali è realizzato per affidarla in gestione all’associazione del corpo nazionale dei giovani esploratori italiani?”.

Nello specifico si tratta di 4 stanze: 3 piani sono occupati dagli archivi postunitari del Comune e dagli archivi dei periodici mentre al piano di mezzo della torre è collocato l'ufficio catalogazione della biblioteca, dove si trovano le postazioni di lavoro di tre dipendenti. Pare sia anche difficile ricavare tre scrivanie in altri luoghi della biblioteca per spostare i tre dipendenti.

“Come mai – aggiunge Gandola - senza informare dipendenti ed utenti, come se si trattasse di un vero e proprio blitz, l’amministrazione comunale ha provveduto a sgomberare i locali? Da anni, è noto come tutto il personale e gli studenti che si recano quotidianamente in biblioteca, reclamino multiple esigenze di spazio. Il rischio che si corre, con il restringimento dello spazio che si prefigura con la sottrazione della torre, è quello di far collassare la struttura già fortemente oberata dai materiali e di sovvertire il regolare ed ordinato flusso gestionale dei documenti destinati alla catalogazione. Dove è stato collocato l’archivio postunitario e al riguardo è stata avvista la soprintendenza archivistica del trasloco? Ed infine a chi sarà affidata la torre e con quali modalità? Il tutto avverrà, chiavi in mano, senza alcuna procedura di evidenza pubblica?”.

Preoccupazione infine, viene espressa anche da Angelo Victor Caruso, responsabile dei giovani di Forza Italia che in passato aveva richiesto l’ampliamento dell’orario di apertura della biblioteca comunale.

Andrea Tagliaferri di Sinistra Italiana nei giorni scorsi aveva denunciato in particolare lo stato di trascuratezza in cui versano i locali e i bagni della biblioteca e chiesto se la Sovrintendenza era stata messa al corrente dello spostamento.

Il soprintendente Diana Maria Toccafondi ha risposto nei giorni scorsi: “Il Comune di Campi non ha richiesto a questo ufficio, precedentemente al 9 giugno scorso alcuna autorizzazione allo spostamento di materiale documentario e pertanto abbiamo già provveduto a disporre una visita ispettiva all'archivio in oggetto”. “La questione dell’archivio storico di Campi Bisenzio dimostra che non c’è il rispetto delle regole oppure proprio non le conoscono” - non usa mezzi termini il neosegretario di Sinistra Italiana Tommaso Tofani - e in ogni caso quanto accaduto è un atto dispregiativo verso la storia della nostra città ed è la conferma che della cultura e dell’istruzione non gliene importa niente e le stanno demolendo”. Nessuna delibera, nessun procedimento amministrativo e nessun funzionario pubblico è a conoscenza di quanto accaduto. “La conferma – aggiunge Tofani - che neanche la soprintendenza archivistica era stata informata del trasferimento avviene poche ore dopo e dopo un giorno arriva la risposta su quanto accaduto in Consiglio Comunale da parte dell’assessore De Feo. La De Feo ci ha spiegato che tutto è stato fatto frettolosamente perché dovevano essere concessi gli spazi ad un’associazione e che solo dopo aver trasferito l’archivio, e solo alcuni giorni dopo aver fatto il trasferimento è stata chiamata la Soprintendenza. Questa è solo l’ultima delle negligenze a cui ci ha abituato questa amministrazione”.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro