Spranghe e coltelli davanti alla scuola, bulli contro una dodicenne

La ragazza e le sue amiche sono finite nel mirino del gruppetto di piccoli delinquenti per aver difeso un amico

Violenza tra adolescenti

Violenza tra adolescenti

Firenze, 30 marzo 2017 - Bulli di 16-17 anni che si accaniscono contro un dodicenne prima e contro alcune sue compagne di classe dopo. È una bruttissima storia di bullismo quella che arriva dalla scuola media Poliziano, a Careggi. A raccontare i dettagli di una vicenda i cui contorni non sono del tutto chiari è il papà d’una ragazzina di una seconda media dell’istituto, dove studia un ragazzino, 12enne, da mesi nel mirino di un compagno di classe che gli avrebbe riservato prepotenze, angherie alle quali lui ha detto ‘basta’. Questa sua ribellione avrebbe innescato la ‘spedizione punitiva’ che, stando al babbo, è avvenuta venerdì nel sottopasso del viale Morgagni, prima dell’inizio delle lezioni.

È lì che – secondo le prime versioni – il 12enne vessato sarebbe stato accerchiato dal coetaneo-bullo spalleggiato da sedici-diciassettenni, ‘rinforzi’ che, pare, sono studenti del vicino Itis Da Vinci. «Lo stavano per menare – dice il genitore – meno male che sono arrivate alcune compagne che l’hanno difeso». I bulli si sono allontanati; 12enne e compagne, impauriti, sono arrivati a scuola con un po’ di ritardo. E hanno raccontato tutto a prof e preside. Il peggio sembrava passato, invece l’episodio più inquietante doveva accadere. «All’uscita da scuola – prosegue il babbo – i professori hanno controllato che non ci fossero facce sospette. Non hanno notato nessuno e fatto uscire i ragazzi».

Ma a pochi metri di distanza, davanti alla primaria Matteotti, le coraggiose ragazze che avevano preso le difese dell’amico-compagno in difficoltà, hanno incrociato il gruppetto dei 16-17enni. Gli stessi, pare, di poche ore prima. Questi ragazzini terribili – secondo il racconto delle studentesse – avrebbero esibito spranghe e coltelli contro di loro, ‘ree’ di aver difeso il compagno. Dalla scuola è stata chiamata la polizia.

Il preside ha avvisato anche il maresciallo Morabito della stazione di Rifredi che lunedì, così come la polizia, ha inviato pattuglie a controllare l’uscita di scuola degli studenti della Poliziano. Il preside Alessandro Bussotti sta organizzando incontri coi ragazzi e colloqui con genitori e insegnanti. «Stiamo lavorando per chiarire l’accaduto e ricomporre la situazione». Marco Paterni, che dirige l’Itis Da Vinci, spiega: «Il collega della Poliziano mi detto che forse i protagonisti dell’episodio sono allievi della mia scuola. Accertati i fatti, prenderemo provvedimenti».

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