Il dramma Bekaert: niente accordo al ministero, partono 113 licenziamenti

L'odissea della dismissione dell'azienda di Figline Valdarno, da cui dipendevano molte famiglie

Lavoratori Bekaert

Lavoratori Bekaert

Figline e Incisa Valdarno (Firenze), 4 maggio 2021 - Possono partire da mercoledì, in base agli accordi del febbraio scorso, le lettere di licenziamento per i 113 lavoratori ancora in forza alla Bekaert di Figline Valdarno (Firenze). Secondo quanto emerso dall'incontro in videoconferenza convocato per oggi dalla viceministra Alessandra Todde, non v'è stato accordo stasera al tavolo del Mise: l'azienda non ha accettato la richiesta dei sindacati per un prolungamento degli ammortizzatori sociali fino al 24 giugno, in assenza di un orizzonte ben definito per la reindustrializzazione della fabbrica.

«Ci siamo resi comunque disponibili - ha commentato Daniele Calosi, segretario generale della Fiom Cgil di Firenze e Prato - a siglare nei prossimi giorni un protocollo che, in caso di futura reindustrializzazione dello stabilimento di Figline o di avvio di un'attività industriale anche in un sito limitrofo, preveda che chi subentrerà, se beneficerà di finanziamenti pubblici, costruisca con istituzioni e organizzazioni sindacali, le condizioni affinché vi siano le garanzie occupazionali per tutti i lavoratori licenziati da Bekaert». Bekaert aveva annunciato la dismissione della fabbrica ex Pirelli, dove si produceva steel cord, il 22 giugno 2018: all'epoca i lavoratori occupati nello stabilimento erano 318. 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro