Monossido di carbonio nel bed and breakfast, 65 in ospedale. Quasi tutti dimessi

A S. Maria Nuova il personale resta oltre l'orario di lavoro per gestire il maxi flusso di pazienti

I vigili del fuoco nel palazzo (Umberto Visintini / New Press Photo)

I vigili del fuoco nel palazzo (Umberto Visintini / New Press Photo)

Firenze, 9 agosto 2017 - Sono state complessivamente 65 le persone trattate stamani nel pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Nuova di Firenze a seguito della fuoriuscita di monossido di carbonio in un bed and breakfast  in via Sant'Egidio a Firenze. L'allarme è stato dato stamattina dal padre di due giovani americani ospiti della struttura: aveva trovato due ragazzi nella loro stanza che accusavano forte cefalea, uno dei due era privo di coscienza. E' intervenuta l'automedica inviata dalla centrale operativa 118 Firenze-Prato appena all'interno della struttura i dispositivi che rilevano la presenza di monossido di carbonio attaccati alle divise del medico e dell'infermiere del 118 hanno inizato a "suonare" e quindi immediatamente sono stati attivati i soccorsi e avvisati i vigili del fuoco ed evacuato il bed and breakfast e una scuola al piano superiore.

I due giovani americani,  un ragazzo e una ragazza di 24 anni, sono stati trattati con ossigenoterapia al Santa Maria Nuova e successivamente trasferiti a Careggi per trattamento in camera iperbarica. Le loro condizioni cliniche - dice il direttore del pronto soccorso dottor Mauro Pratesi - non destano preoccupazione.

Agli altri 63 pazienti è stato effettato l'emogasanalisi per rilevare il grado di intossicazione. Sono stati tutti dimessi. Si tratta di giovani di diverse nazionalità: polacchi, spagnoli, sloveni, inglesi e altre. I pazienti sono arrivati in pronto soccorso alle 11,20 e alle 14,30 sono stati dimessi. Al pronto soccorso era stata allestita un'apposita area per l'accoglienza e la gestione del maxiafflusso dei pazienti.

La dottoressa Francesca Ciraolo, direttore sanitario del presidio sanitario Santa Maria Nuova, ha riferito che in così poco tempo è stato gestito un numero cospicuo di persone anche grazie al supporto del personale infermieristico di tutto il presidio che ha dato rinforzo al personale del pronto soccorso che tra l'altro si è strattenuto spontanemente oltre l'orario di lavoro previsto.

LA CAUSA - L'origine della fuga di monossido sarebbe da ricercare nel cattivo funzionamento di una caldaia per la produzione di acqua calda. I vigili del fuoco stanno ancora proseguendo gli accertamenti e gli ospiti della struttura sono stati trasferiti in altri b&b. Solo quando sarà certa l'origine potrà riaprire anche la scuola per stranieri ospitata nel palazzo di via Sant'Egidio.

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