Ataf, è scontro aperto coi sindacati: "Impegni non rispettati: si sciopera"

Fumata nera al vertice in Prefettura. "L’azienda non ci rispetta"

L’azienda, accusa la Rsu, non intende migliorare le condizioni di lavoro in cui «da tempo versano gli autisti Ataf»

L’azienda, accusa la Rsu, non intende migliorare le condizioni di lavoro in cui «da tempo versano gli autisti Ataf»

Firenze, 26 maggio 2017 - SALTA IL TAVOLO tra Ataf e sindacati e si va verso lo sciopero degli autobus. La data è ancora da definire, ma indicativamente lo stop, di quattro ore, si terrà a metà giugno. Ieri mattina il tentativo di conciliazione in prefettura si è risolto in una fumata nera. L’azienda, accusa la Rsu, non intende migliorare le condizioni di lavoro degli autisti.

«Dicono che Ataf sia in buona salute. Com’è possibile, allora – commenta polemico Alessandro Nannini, coordinatore della Rsu – che l’azienda non trovi due o 300mila euro per migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti che stanno affrontando anche troppi sacrifici e da troppo tempo? La riteniamo una cosa grave e inaccettabile».

I SINDACATI chiedono in particolare la revisione dei tempi di percorrenza, da capolinea a capolinea, degli autobus, e quelli dei trasferimenti, dal deposito all’autobus sul quale l’autista deve salire per iniziare il turno di guida. La cantierizzazione, soprattutto quella in zona stazione, ha infatti inciso sui tempi, rendendo pressoché impossibile ai conducenti di arrivare puntuali o al capolinea o presso la propria vettura. «C’è grossa insoddisfazione», commenta Michele Lulurgas, delegato Rsu della Filt Cgil.

«L’azienda non è venuta incontro ai lavoratori che da tempo stanno facendo grossi sacrifici in una fase difficile e stressante. Chiedevamo un po’ di respiro per alleggerire lo stato di chi guida, che adesso è oggettivamente in condizioni pesanti, e per migliorare il servizio, ma dalla controparte sono mancate assunzioni di impegni». Non è la prima volta che la Rsu proclama lo sciopero.

Quello previsto per il 15 maggio scorso, proclamato non contro l’azienda, ma contro il Comune, responsabile, secondo i sindacati Ataf, del caos traffico in città, è stato prima bocciato dalla commissione di garanzia, poi rinviato dalla Rsu a giugno, quindi ritirato dopo l’intesa raggiunta in Palazzo Vecchio con il sindaco Dario Nardella, l’assessore Stefano Giorgetti e i vertici Ataf.

TUTTO BENE, dunque, ma solo per pochi giorni. La Rsu ha infatti dirottato la protesta contro l’azienda. Non solo: l’intesa con il Comune è di fatto rimasta (quasi) lettera morta.

Nulla è cambiato in via Alamanni relativamente ai tempi del semaforo della tramvia, non ci sono ancora nuove corsie preferenziali, come quelle chieste dalla Filt Cgil al Galluzzo e in via Bolognese in direzione città, e il filo diretto tra la sala radio Ataf e la polizia municipale, indispensabile per rimuovere rapidamente le auto private in sosta selvaggia, è garantito solo in alcuni casi.

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