Delitto in Oltrarno, chi ha ucciso Ashley? Dalle telecamere forse la verità / VIDEO

Potrebbe trattarsi di un omicidio d'impeto, non premeditato, maturato forse dopo una discussione. Sembra che Ashley non abbia lottato con l'aggressore. Intanto si attende l'autopsia

Ashley Olsen in un'immagine da Instagram

Ashley Olsen in un'immagine da Instagram

Firenze, 10 gennaio 2016 - Strangolata da almeno un giorno se non di più. Trovata sul letto senza vita, per un omicidio che lascia Firenze e il suo centro storico sotto choc. E' morta al momento senza un vero perché Ashley Olsen, 35 anni, di Summer Haven, località costiera della Florida. E' stata ritrovata nel pomeriggio di sabato 9 gennaio. Adesso l'autopsia, in programma lunedì 11 gennaio all'istituto di medicina legale di Firenze,  potrebbe rivelare qualche elemento importante. Da circa tre anni Ashley Olsen aveva raggiunto il padre a Firenze ed era diventata una fiorentina acquisita. Viveva nel quartiere di Santo Spirito, in via Santa Monaca 3, nell'Oltrarno fiorentino. Un luogo in cui amava vivere. Uccisa, sì: gli inquirenti non sembrano avere dubbi. Non è una morte naturale.

Per ore sono stati sentiti sia il fidanzato che altre persone, soprattutto amici della vittima: tutti potrebbero aver portato un loro contributo importante per ricostruire la vita della ragazza negli ultimi giorni. Non ci sono per il momento indagati.

OMICIDIO D'IMPETO Tra gli investigatori della polizia sembra che si stia facendo largo l'ipotesi di un omicidio d'impeto, non premeditato, maturato in un contesto in evoluzione, forse una discussione. Anche per stabilire questo, però, sarà decisiva l'autopsia prevista domani all'istituto di medicina legale di Firenze. In base alle prime ricostruzioni, Ashley non avrebbe lottato con l'aggressore e potrebbe esser stata uccisa anche con l'aiuto di un oggetto presente in casa, forse una catenina.

VERIFICHE SULLA DINAMICA DELL'OMICIDIO La polizia vuole precisare se il corpo è sempre stato dove ritrovato, o se vi sia stato trascinato da qualcuno in un momento successivo all'omicidio. Nella casa di via Santa Monaca non ci sono segni di lotta, né di disordine tra gli arredi e gli oggetti. Il cadavere è stato trovato più o meno nella stanza principale del monolocale, che si compone anche di un piccolo bagno, di un soppalco e di un piccolo locale ad uso di cucina. Se l'assassino avesse trascinato Ashley, si fa osservare, potrebbe aver lasciato tracce riscontrabili già con l'autopsia.

Al momento non ci sono segni evidenti di trascinamento, ma nella ricostruzione l'ipotesi viene affrontata con una certa attenzione. Sequestrati nella casa alcuni oggetti di uso comune, che forse - ma anche qui esami specifici saranno obbligati - l'assassino potrebbe aver usato per strangolarla. Dalle ricostruzioni degli ultimi giorni di Ashley emerge che l'ultima volta è stata vista da alcune amiche la sera tra il 6 e il 7 gennaio. Insieme sarebbero state in un locale dell'Oltrarno - che in passato sarebbe stato anche chiuso dalla questura -, poi lei sarebbe andata a casa e non l'avrebbero più contattata. Il fidanzato pittore, però, ha riferito di un litigio e di mancanza di contatto diretto risalente a due giorni prima (e non tre come appreso in precedenza) dal ritrovamento del cadavere, cioè la giornata del 7 gennaio. Dal monolocale, secondo altri riscontri fatti anche con l'aiuto del padre architetto, al momento non risulta che sia stato portato via qualcosa. 

ATTENZIONE PUNTATA SULLE TELECAMERE Gli investigatori puntano anche sulle tante telecamere presenti nella zona, perché ci potrebbero essere immagini decisive. La telecamera più vicina è quella posta sopra l'incrocio stradale fra la trafficata via dei Serragli con via Sant'Agostino e la prosecuzione di questa, appunto via Santa Monaca. È una telecamera del vecchio progetto 'città sicura' che domina il quadrivio: tuttavia, raccontavano alcuni abitanti del quartiere stamani, a volte è spenta. Un'altra telecamera su area pubblica è posta tra via Sant'Agostino e l'incrocio con via Maffia: non si vede la casa affittata da Ashley ma prende di infilata l'incrocio con via dei Serragli e tiene 'sotto zoom' oltre 50 metri di strada. Se l'assassino fosse scappato da questa parte, si fa osservare, potrebbe essere stato inquadrato. Altri due obbiettivi potrebbero dare un aiuto insperato. Hanno un raggio ridotto ma gli investigatori hanno chiesto ai privati, a esercizi commerciali e condomini, le immagini disponibili degli ultimi giorni. Uno è quello della telecamera di sicurezza del bar all'angolo, dove Ashley talvolta si serviva, per comprare sigarette. L'altra 'protegge' l'edificio proprio davanti a quello dell'omicidio, sul lato opposto di via Santa Monaca. Altri obbiettivi sono nei paraggi di piazza del Carmine, altra possibile direzione di fuga di chi ha ucciso, che potrebbe esser finito in un'inquadratura.

IL BIGLIETTO DEGLI AMICI  E LO CHOC NEL QUARTIERE

Fuori dalla porta della ragazza gli amici hanno lasciato fiori e un biglietto. "Cara Ashley, sei una bellezza naturale dentro e fuori, nostra amica, nostra vicina, amata da tutti quelli che la conoscono. Siamo tremendamente dispiaciuti". E colpiti sono gli abitanti. Oggi è domenica e non si parla di altro nei bar dove campeggiano le insegne della Fiorentina ma anche dei Bianchi, la fazione del Calcio Storico per cui simpatizzava Ashley. Fino a ieri sera tardi le luci della casa che Ashley aveva affittato erano accese e le finestre erano aperte. Oggi anche gli scuri, le persiane sono chiuse: l'appartamento è sotto sequestro. Nel quartiere e nel mercatino domenicale di piazza Santo Spirito mal si sopportano interviste per strada e telecamere. «Avvoltoi, sciacalli», dice qualcuno alle troupe. Senza rabbia, ma a protezione della donna che molti ora si ricordano per il cane beagle che portava in giro con sé.

COSI' I MEDIA INTERNAZIONALI HANNO DATO LA NOTIZIA DELLA MORTE DI ASHLEY OLSEN (GALLERY)

Le ecchimosi, quei graffi sul collo della ragazza indicano che qualcuno l'ha strangolata, forse con un laccio, forse con le sue stesse mani. Firenze e la comunità americana, la vasta comunità Usa della città sono sconvolti. Non ci sarebbero segni di scasso nell'appartamento che Ashley aveva affittato. E non ci sarebbero segni di violenza sessuale. Una morte senza un perché. 

IL RITROVAMENTO - Il corpo della giovane è stato ritrovato dalla padrona di casa e dal fidanzato di Ashley, un quarantenne italiano, un artista anche piuttosto conosciuto per le sue produzioni pittoriche a Firenze. L'uomo non la sentiva da tre giorni, sembra dopo una lite. Tre giorni in cui la ragazza non ha risposto mai al telefono. Insospettito, il fidanzato, sentito per ore in questura, ha chiesto la chiave alla padrona di casa. Insieme hanno trovato Ashley senza vita. Era nuda nella camera da letto, morta da circa un giorno, nelle ultime 48 ore comunque. 

L'ALLARME E LE INDAGINI - Per la giovane non c'era più niente da fare. La polizia, accorsa subito, ha immediatamente fatto le prime valutazioni e i primi rilievi insieme al medico legale. Il corpo, trovato nel primo pomeriggio, è stato rimosso soltanto a sera, intorno alle 20. In via Santa Monaca sono arrivati la squadra omicidi, il sostituto procuratore, la squadra mobile. E' stato sentito a lungo il fidanzato della ragazza. Sono stati sentiti anche alcuni vicini e alcuni negozianti della zona. Nessuno ha sentito niente, ha sentito urla, ha sentito un litigio.

RISPOSTE DAL COMPUTER DI ASHLEY? Grida che anche se ci sono state, sono state forse coperte dal caos del traffico di via dei Serragli. Sotto la lente sia il personal computer della giovane, che è stato sequestrato, sia le telecamere della zona, che potrebbero raccontare qualcosa, dare un volto a un sospetto, capire anche i movimenti della ragazza. Gli investigatori stanno cercando di capire chi sia l'ultima persona che ha visto Ashley in vita. Al momento non ci sono indagati e si procede contro ignoti per omicidio. L'autopsia darà comunque maggiori risposte su quello che davvero è accaduto. Sembra che comunque la vittima non sia stata oggetto di violenza sessuale. 

CHI ERA ASHLEY, CHI SONO GLI OLSEN - La ragazza era arrivata a Firenze nel febbraio 2012 seguendo la sua grande passione, l'arte. Questo il settore in cui lavorava a Firenze, sulle orme del padre, insegnante proprio nel capoluogo toscano e appunto anche lui attivo nel settore artistico. Un profilo della giovane, tramite i social network, è a questo articolo. Una ragazza piena di vita, come traspariva dai social network. Tante foto di viaggi, tante foto con il fidanzato. Amava l'Europa Ashley e amava il suo cane, forse testimone dell'omicidio. "Kiss me hard before you go", "Dammi un bacio come si deve prima che tu vada via", c'è scritto su una delle ultime foto postate prima della sua morte. 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro