Arrestati gli scippatori di via Gioberti: buttarono a terra due anziane / VIDEO

In seguito all'arresto dei rapinatori che assaltarono una farmacia a Bagno a Ripoli la polizia è riuscita a risalire anche ai due scippatori che l'11 e il 12 ottobre strapparono la borsa a due 70enni facendole cadere

La rapina in farmacia a Bagno a Ripoli

La rapina in farmacia a Bagno a Ripoli

Firenze, 21 ottobre 2016 - Arrestati i due rapinatori che il 19 sera assaltarono la farmacia di Rimaggio e Vicchio, a Bagno a Ripoli, portando via 800 euro. Il loro arresto ha consentito anche il fermo di polizia (gia' convalidato) di due presunti scippatori, che l'11 e il 12 ottobre, in via D'Angio' e in via Gioberti, avevano strappato la borsa a due donne settantenni, facendole cadere.

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Una è ancora ricoverata con prognosi di 30 giorni. Arresti e fermi sono il risultato di una indagine degli uomini della IV sezione della Mobile guidata dalla dottoressa Maria Assunta Ghizzoni. Indagine avviata proprio per individusare gli autori di una serie di scippi, commessi sempre da due uomini a bordo di uno scooter la cui targa era stata identificata grazie alle telecamere di videosorveglianza. Nei giorni successivi alle aggressioni gli investigatori hanno "agganciato" in strada i sospetti sullo scooter e li hanno seguiti.

Il mezzo è stato parcheggiato in via Norvegia. I due uomini sono saliti in un appartamento di piazza San Bernardino Pio. Gli agenti hanno continuato a tenere sotto controllo lo scooter. Il 19 e' stato ripreso, ma da altri due individui: gli stessi che dopo poco sono andati a rapinare la farmacia, armati di pistole scacciacani, senza tappino rosso: Luigi Carta, 28 anni, di Bagno a Ripoli e Nicola Lo Russo, 32, foggiano, residente a Pisa, dov'era evaso dagli arresti domiciliari. Immediata dopo i primi due arresti e' scattata la perquisizione nell'appartamento di via San Bernardino Pio dove, non senza sorpresa, la polizia ha trovato i due - un egiziano e un tunisino - sospettati di aver commesso almeno sei scippi compresi appunto quelli di via D'Angio' e di via Gioberti. In pratica l'appartamento in piazza San Bernardino era diventato un covo di piu' malviventi che avevano subaffittato le camere dall'affittuario, sotto sfratto, e che si scambiavano lo scooter.

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