Armati di mazze entrano in una casa e picchiano tre persone

Erano in venti: dieci sono stati arrestati. Avrebbero messo a segno una spedizione punitiva contro un ex socio per motivi legati ad alcuni debiti

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Firenze, 20 luglio 2016 - Un uomo è stato picchiato nella sua abitazione da una ventina di persone, tutte armate di mazze.

E' successo la notte scorsa in un'abitazione di Tavarnelle Val di Pesa (Firenze). I malviventi hanno picchiato  il proprietario e i due ospiti e hanno portato via circa 20 mila euro in contanti, nonché i telefoni cellulari.

Dieci delinquenti, di origine pakistana, sono stati successivamente bloccati e arrestati dai carabinieri.

Il proprietario di casa, anche lui pakistano, ha riportato numerose fratture a seguito dell'aggressione, ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, gli aggressori avrebbero messo a segno una spedizione punitiva per motivi legati ad alcuni debiti. 

Tra le dieci persone arrestate poi dai militari intervenuti sul posto,  nove pakistani e un indiano, c'è anche il presunto 'mandante', l'ex socio in affari. All'aggressione avrebbe preso parte anche un altro ex socio, identificato successivamente e denunciato. Secondo quanto ricostruito, all'origine dell'episodio ci sarebbe un debito che l'uomo aggredito avrebbe contratto verso gli altri due uscendo dalla società, specializzata in lavori agricoli, che avevano creato insieme.

Alla spedizione punitiva, spiegano sempre i militari, avrebbero preso parte alcuni dipendenti, alcuni regolari, altri in nero, armati di attrezzi agricoli, tra cui bastoni e zappe, e anche di un pezzo di cavo dell'alta tensione. Dopo aver fatto irruzione nella casa sfondando una finestra, spiegano gli investigatori, avrebbero picchiato con violenza sia il pakistano, che ha riportato varie fratture all'altezza del torace, sia uno dei suoi coinquilini, un connazionale, finito anche lui all'ospedale per varie lesioni. Illeso un terzo coinquilino, riuscito a nascondersi.

Il gruppo è scappato su due furgoni, portando via 20mila euro in contanti e alcuni apparecchi elettronici, a titolo di risarcimento del presunto debito. Uno dei due veicoli è stato intercettato poco dopo dai carabinieri, avvisati dalle vittime, che sono riusciti così a bloccare dieci persone. Al momento il denaro non è stato recuperato. Accertamenti sono in corso sulla ditta, che effettua lavori agricoli in appalto per conto di alcune aziende del Chianti. Sempre secondo quanto accertato, gli aggressori ieri sera sarebbero arrivati a Tavarnelle partendo dalle zone di Poggibonsi e Castellina in Chianti.

Secondo quanto accertato dai carabinieri, ieri sera intorno alle 22 l'imprenditore pakistano, poi arrestato insieme a nove suoi dipendenti, tutti di età compresa tra i 25 e i 47 anni, si è presentato a casa dell'ex socio e ha iniziato a rovistare nella sua camera, portando via un Ipad e altri oggetti di valore. La vittima del furto, avvisata dai coinquilini, è tornata a casa e ha contattato il 112 denunciando l'accaduto. Alcune ore dopo, intorno alle 1 del mattino, l'uomo ha fatto nuovamente irruzione nell'abitazione con una ventina di persone mettendo a segno la spedizione punitiva.

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