Allarme fiumi tombati, un robot ci salverà: Affrico super sorvegliato

Il sindaco Nardella: "75 milioni di euro per la manutenzione"

Il sindaco Nardella con l'assessore Bettini durante il sopralluogo

Il sindaco Nardella con l'assessore Bettini durante il sopralluogo

Firenze, 18 novembre 2017 - Un robot per ispezionare i cunicoli e i tratti piombati dei torrenti e degli affluenti dell’Arno. Quelli che, proprio perchè difficilmente accessibili, possono creare maggiori problemi ai fini della messa in sicurezza idraulica della città. Ieri è stato messo per la prima volta al lavoro il robottino Jimmy, un sistema di ‘videoispezione’ remota fin dentro le condotte e i cunicoli dei tratti tombati dei torrenti minori e degli affluenti dell’Arno. 

L’operazione ha preso il via dall’affluente ‘tombato’ più eccellente, l’Affrico, grazie al piccolo macchinario dotato di telecamere che permette di verificare le condizioni di manutenzione dei cunicoli quelli dove, anche a causa della lunghezza, entrare potrebbe essere particolarmente pericoloso per l’uomo.

«La sicureza idraulica del nostro territorio non è un optional ma un aspetto centrale della nostra politica ambientale – ha detto il sindaco Nardella – per questo da anni abbiamo intrapreso azioni di monitoraggio di tutta la rete idrica della città, senza tralasciare canali e torrenti minori. Abbiamo a disposizione 75 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’Arno e di tutto il reticolo idrogeologico: a Firenze stiamo investendo per esempio 15 milioni per il parco del Mensola, di cui i lavori sono già iniziati, e i 10 milioni per completare la pulizia e messa in sicurezza del Mugnone».

Aspetto importante anche quello della pulizia delle rive dell’Arno. «I cittadini hanno visto in questi ultimi mesi la grande differenza – ha aggiunto – e non si tratta solo di un fatto estetico, ma di sicurezza in caso di eventuali esondazioni».  Non solo attività ispettiva dell’esistente. «Insieme a questa fondamentale operazione – ha detto l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – stiamo facendo, insieme a Protezione civile e Consorzio di bonifica, una ricerca anche d’archivio per scoprire eventuali canali o corsi d’acqua oggi tombati di cui si è persa memoria per avere una mappatura ancora più accurata e per programmare lavori di prevenzione più capillari». 

Certo, nonostante gli sforzi più volti annunciati per una semplificazione della catena di controllo, la manutenzione dei corsi d’acqua è ripartita fra più soggetti: per i corsi d’acqua scoperti, la manutenzione è affidata al Consorzio di Bonifica 3 MedioValdarno; per i canali Macinante e Goricina, che non rientrano nel reticolo di gestione regionale affidato al Consorzio di Bonifica (in quanto classificati dalla Regione ‘casi particolari’), la manutenzione è a carico di Palazzo Vecchio ed è in corso di definizione una convenzione per l’affidamento dell’attività di manutenzione al Consorzio. 

Per i tratti “tombati”, invece, il Comune ha attivato una collaborazione con Publiacqua. Il sistema di videoispezione in dotazione agli operai è un piccolo macchinario dotato di ruote, luci a led e telecamere ad alta risoluzione. Durante l’ispezione il macchinario filma o scatta foto che documentano lo stato della condotta.

Il tratto dell’Affrico ispezionato ieri è risultato abbastanza pulito, ma la riprova che l’operazione di monitoraggio sia utile arriva un centinaio di metri dopo la risalita dell’Affrico, quando il sindaco, l’assessore all’Ambiente Alessia Bettini e i tecnici si sono trovati davanti un tre ruote a motore per disabili trascinato in prossimità dell’Arno dalla piena insieme a un triciclo per bambini e a sporcizia. Finora il robottino Jimmy era stato utilizzato da Publiacqua solo per ispezionare le fogne e le conduttore più ampie.  

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