Carne avariata per scuole, ospedali e caserme: cinque arresti / VIDEO / FOTO

Nei guai i responsabili di un'azienda del Pistoiese che si occupa della commercializzazione di carni LA LISTA/ quali sono gli enti coinvolti

Il controllo dei Nas

Il controllo dei Nas

Firenze, 8 novembre 2017 - Quella carne emanava cattivo odore, i tagli erano scadenti e spesso spacciati per quello che non erano, ad esempio il pollo al posto del tacchino. La qualità era inferiore rispetto agli standard concordati nelle gare che si erano aggiudicati e le date di scadenza posticipate rispetto a quelle indicate dai produttori. Sono questi alcuni degli aspetti messi in luce dall'inchiesta 'Malacarne', condotta dai carabinieri del Nas di Firenze sotto il coordinamento della procura di Pistoia, che ha portato questa mattina all'esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal gip Maria Elena Mele, nei confronti degli appartenenti a un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di enti pubblici, frode nelle pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e falso, composta da quattro responsabili dell'azienda Alessio Carni di Monsummano Terme (Pistoia) e dal loro commercialista. Gli arrestati  (tutti ai domiciliari) sono  i quattro responsabili della ditta, Bonello Parlanti, Alessio Parlanti, Enrico Parlanti e Francesco Parlanti, e il loro commercialista Spartaco Capaccioli

LA LISTA: ECCO GLI ENTI PUBBLICI CIVILI E MILITARI CHE COMPRAVANO DALLA DITTA SOTTO ACCUSA

L'azienda si sarebbe aggiudica appalti pubblici di forniture alimentari per diversi milioni di euro, assegnati in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, abbattendo i costi mediante la somministrazione di alimenti non corrispondenti a quelli previsti. Indagate anche 19 persone, tra cui sei commercianti, alcuni veterinari della Asl e i responsabili delle stazioni appaltanti.

Tra questi ultimi, anche dei militari, ai quali sarebbero contestate condotte di omesso controllo. Nel corso delle indagini sono state accertate irregolarità nelle forniture di derrate alimentari presso le mense di 30 tra scuole e ospedali, ubicate in Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, e 13 strutture militari dell'Esercito e dell'Aeronautica militare, due delle quali all'estero - la missione militare Joint task force Lebanon sector west in Libano e la base militare italiana di supporto a Gibuti. Sequestrata nel corso dell'inchiesta, partita nel gennaio 2016, mezza tonnellata di carne non conforme, destinata alle fasce più deboli della popolazione tra cui bambini e degenti di ospedali.

Le prime irregolarità nelle fornitura di alimenti accertate a carico della ditta di  Monsummano Terme risalgono a quasi trent'anni fa. Nell'ordinanza che dispone gli arresti ai domiciliari, il gip di Pistoia Maria Elena Mele sottolinea «la costanza e sistematicità delle condotte criminose poste in essere», «condotte - precisa poi - che costituiscono addirittura l'ordinario modus operandi degli indagati già accertato in passato, si veda l'esito dei controlli cui dal 1988 sono stati sottoposti».

Per il giudice, i quattro responsabili della ditta, Bonello Parlanti, Alessio Parlanti, Enrico Parlanti e Francesco Parlanti, e il loro commercialista Spartaco Capaccioli, anche lui finito ai domiciliari, costituivano «una struttura organizzata con mezzi e persone, con ripartizione di ruoli e compiti finalizzati alla sistematica commissione di una serie indeterminata di reati». Le indagini svolte dai carabinieri del Nas e coordinate dalla procura di Pistoia riguardano gli appalti che l'azienda, specializzata nella fornitura di carni ma anche di altri alimenti, si è aggiudicata a partire dal 2015.  Sulla vicenda è intervenuto con una nota anche il Codacons, che annuncia la volontà di costituirsi parte civile in un eventuale processo. «Le autorità competenti - afferma il presidente Carlo Rienzi - devono pubblicare i nomi delle strutture pubbliche interessate, perché i cittadini hanno diritto ad avviare azioni risarcitorie».

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