Un paesaggio agreste. Aumentano gli agriturismi "no bambini"
Firenze, 9 agosto 2017 - IN SPAGNA, in Grecia, in America, le strutture ricettive «no kids» sono diffuse e nei loro siti il divieto per gli under 16 o 18 è scritto nero su bianco. In Italia la legge non permette discriminazioni: non è possibile indicare espressamente che i bambini non sono i benvenuti in un albergo o in un agriturismo. Tanto che, per esempio, a Firenze e provincia, diversamente da San Gimignano o Bibbona, non ci sono strutture ricettive che si promuovono come «no kids». La domanda, spiega Riccardo Mordini, responsabile turismo di Confesercenti Firenze, sta però aumentando. Sempre più coppie, senza figli, cercano un luogo dove stare tranquilli, leggere, rilassarsi, nuotare in piscina o immergersi nella vasca idromassaggio senza prendere una pallonata o subìre le urla dei ragazzini. Così anche le strutture si adeguano e tante adottano una strategia che disincentiva l’arrivo di famiglie. Basta non mettere a disposizione culle e lettini, far pagare extra notevoli per chi viaggia con il bebè o rendere inaccessibile la piscina ai più piccoli.
L’agriturismo Il Pintello a San Casciano, che pure dispone di un’area gioco per bambini, per garantire tranquillità agli ospiti applica ad esempio un regolamento molto severo: silenzio assoluto dalle 23 alle 8 e dalle 14 alle 16, animali domestici a guinzaglio, under 14 in piscina solo se accompagnati da un adulto che si assuma la responsabilità del suo comportamento. Ci sono poi portali che offrono pacchetti vacanze su misura per adulti, in particolare rivolti a coppie che vogliono trascorrere le ferie in un ambiente stimolante, tra massaggi, corsi di yoga e drink di benvenuto. Secret Escapes consiglia per esempio, come alberghi per adulti, l’Home Florence o il Montebello Splendid, che offre pernottamento in una camera doppia e drink di benvenuto, con la garanzia di «sonni tranquilli tra le preziose lenzuola di cotone egiziano». Nessuna discriminazione, sia chiaro, ma anche in questo caso difficile che una famiglia con bambini decida di prenotare lì. Offlimits ai bambini sono spesso anche le spa. Il centro benessere Asmana di Campi Bisenzio specifica chiaramente nel suo regolamento che non è consentito l’ingresso ai minori di 18 anni. «Non dobbiamo stupirci. L’offerta è variegata e ci sono gestori di strutture che scelgono un certo target di clientela. Esiste infatti una domanda turistica che chiede privacy e tranquillità», commenta Francesco Bechi, presidente di Aia Federalberghi. «Credo anche, però, che si dovrebbe fare un percorso diverso, verso l’apertura totale, senza discriminazioni e, per quanto riguarda i bambini, offrire loro degli spazi adeguati dove giocare, creando le condizioni ottimali per soddisfare tutte le tipologie di cliente».
«A VOLTE – aggiunge Giancarlo Carniani, presidente albergatori di Confindustria – sono proprio le strutture, per come sono fatte, a non essere adatte ai bambini. Nel mio albergo il Mulino, di via Villamagna, ho pochissime triple: 3 su un totale di 40. La tendenza del ‘no kids’ la ritengo, oltre che illegale, fastidiosa». Senza figli, ma con cani e gatti al seguito. E’ da qualche anno in aumento la richiesta di portare in vacanza il proprio peloso. In questo caso le strutture sono individuabili, perché tra le opzioni di ricerca dei vari siti, c’è quella «animali ammessi». Così scopriamo, tramite bedanbreakfast.eu, che su Firenze, su un totale di oltre 470 B&B, circa la metà, cioè 239, sono adatti ai bambini, e 169 i pet friendly. Su Airbnb sono 300 le strutture su Firenze dove sono ammessi gli animali, mentre su Booking sono 1.200. Ma altre tendenze stanno prendendo piede: le strutture ricettive gay-friendly e quelle eco-friendly o che propongono il ‘digital detox’, dove pc e smartphone sono messi al bando.
Monica Pieraccini
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