Firenze, 6 giugno 2014 -  "Si ha uno sguardo sulla Firenze di ieri, di oggi e di domani. Penso che, anche per noi, che da oggi siamo chiamati a governare questa splendida citta', sia importante percepirne materialmente le potenzialità".


Cosi' il sindaco di Firenze Dario Nardella, spiega ai giornalisti la sua 'trasferta' con la neo giunta comunale di Firenze a San Miniato, una delle colline del capoluogo toscano, dalla quale si vede il panorama sull'intera citta'. Questa mattina Nardella e  il suo team di dieci assessori, hanno preso un autobus alle 8.15 dalla stazione di Santa Maria Novella per raggiungere piazzale Michelangelo. Poi a piedi sono arrivati alla basilica di San Miniato.  

 

Nei giorni scorsi il neo sindaco aveva annunciato che il primo appuntamento con gli assessori sarebbe stato a San Miniato per guardare dall'alto Firenze. Oggi si terra' la prima giunta in Palazzo Vecchio.

"Intanto oggi - ha poi annunciato Nardella - faremo subito la nomina del direttore generale (dovrebbe essere, secondo quanto annunciato dallo stesso sindaco, il dirigente dell'area sviluppo urbano Giacomo
Parenti) e ci confronteremo con tutti gli assessori per cominciare a gettare le basi dell'azione della giunta per questi 5 anni. Ovviamente abbiamo subito priorita' ed urgenze: penso alla tramvia, alla necessita' di informare e coinvolgere i cittadini con un piano serrato. Ma abbiamo anche progetti che riguardano la riqualificazione del patrimonio immobiliare, quello pubblico e privato, immagino il piano delle caserme che deve essere concluso entro un anno. Entro luglio abbiamo il bilancio preventivo, quindi cominceremo a gettare le basi per approvare il bilancio. Infine intendo portare alla discussione del consiglio il programma di governo che la legge ci impone di approvare entro 90 giorni dell'elezione ma che noi vogliamo approvare nella meta' del tempo, per arrivare entro agosto con tutti i risultati per poi affrontare i 5 anni di mandato con decisione in modo solido e preparato".


Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se potessero esserci dei problemi al bilancio legati ai tagli del decreto Irpef, Nardella ha risposto che questa "e' una delle questioni che stiamo affrontando, cosi' come il regolamento della Tasi e la fissazione della Tari. In campagna elettorale - ha aggiunto - abbiamo preso degli impegni con i cittadini a non aumentare, ma anzi ad abbassare la pressione fiscale per quanto riguarda i redditi medio bassi. Ci siamo impegnati a non aumentare di un euro la Tasi per gli affitti dei locali commerciali o degli artigiani. Tendiamo a portare avanti fin da subito questi impegni, ovviamente conciliando le regole nazionali nuove con le possibilita' del nostro bilancio".

 

L'ASSESSORE ALLE RELAZIONI INTERNAZIONALI

"Affronto questa esperienza e questo prestigioso incarico con tanto impegno e tanto entusiasmo, che credo siano la base di tutto. Ho grande amore per Firenze e la voglia di portarla del mondo".  Sono le parole di Nicoletta Mantovani, la vedova di Luciano Pavarotti e presidente della fondazione che porta il nome del cantante, scelta dal sindaco di Firenze come assessore alle relazioni internazionali, una sorta di 'ministro degli Esteri' del capoluogo toscano. "In concreto - ha sottolineato - analizzero' tutti i progetti del settore che sono gia' in essere a Firenze e ne progettero' di nuovi insieme al sindaco e alla giunta". Mantovani ha definito Nardella una "persona straordinaria, che ha dimostrato sensibilita' rispetto a un aspetto importantissimo, la cultura, scegliendo di tenere per se' questa delega, e di puntare sulla cultura. E' un grande esempio, che serve a dare valore alla cultura stessa, spesso invece ignorata. E' l'ora che tutto il paese si muova in questa direzione".


Della precedente esperienza politica come assessore alla cultura a Bologna nella giunta presieduta da Flavio Delbono, Mantovani ha spiegato di voler fare tesoro "riguardo ai tanti sbagli da evitare e agli esempi positivi da ripetere; spero in ogni caso che rimanga l'entusiasmo che caratterizzo' i primi sei mesi di quella esperienza". Mantovani ha anche detto che, almeno per il momento, non si trasferira' a Firenze da Bologna, dove vive, perche', ha spiegato, "per arrivare qui, in treno ci vogliono appena 37 minuti,  piu' dieci a piedi dalla stazione a Palazzo Vecchio".

 

LA GIUNTA NARDELLA: TUTTI I NOMI E LE FOTO - LINK

LA GIUNTA NARDELLA: I QUATTRO CONSIGLIERI DEL SINDACO - LINK

I DETRATTORI: "UNA GIUNTA DI FACCIATA"