Firenze, 30 maggio 2014 - «CAPO, capo… la vuoi?». I venditori abusivi di biciclette sono un esercito. Assediano le aree dei mercati rionali in cerca di fiorentini e turisti a cui scucire qualche spicciolo. Li trovi davanti alla Basilica di San Lorenzo, accanto al bar di fiducia in Sant’Ambrogio o nei vicoli stretti del centro storico in cerca di monete in cambio di bici, nella maggior parte dei casi nuove di zecca. Girano con uno zaino contenente gli attrezzi per far saltare i lucchetti. E nel frattempo tentano pure di piazzare un cd o un paio di occhiali. Non si sa mai. Fanno parte, volente o nolente, del tessuto cittadino. Un’invasione: i ‘sanlorenzini’ contano dai 20 ai 30 passaggi al giorno. E i costi oscillano da 10 euro a 40. L’assortimento è ricco: i modelli delle bici in vendita cambiano di giorno in giorno, a seconda di quello che si riesce a rubare la notte prima. La denuncia arriva ancora una volta dal mercato di San Lorenzo. Qui gli abusivi delle due ruote si nascondono come topi tra un banco e un altro.

«ENTRANO nei nostri negozi — ci raccontano i commercianti — e cercano di rifilarci le bici appena rubate. Alcune sono nuove altre vecchie. I prezzi cambiano a seconda delle condizioni ma basta trattare, e loro pur di riuscire a ricavare quel poco che gli serve per comprare la roba, sono disposti a scendere anche oltre la metà di quello che chiedono». Possibile? Sì. Siamo andati a vedere e abbiamo aperto una nostra ‘inchiesta’ giornalistica.

Sono circa le 12. Ci appostiamo all’angolo tra via dell’Ariento e Canto dei Nelli. Tempo dieci minuti e ci imbattiamo in un tipo smilzo, jeans un po’ logori, maglietta slavata e borse sotto gli occhi. «Quaranta euro» dice guardandosi intorno e mostrando la mountain bike gialla e nera. Insospettiti lo seguiamo con la videocamera in mano. Un ambulante gli dà spazio. «40 euro — prosegue —, il campanello è buono, il cambio delle marce funziona. E’ nuova di zecca, quasi mai usata». Il barrocciaio fiorentino guarda e riguarda la bici, non sembra convinto: «Più di 15 euro non ti do» gli fa. «Ma sei matto? E’ un gioiello».
 

LA TRATTATIVA si risolve in schiocco di dita. Scende a 35 euro. Poi a 30. L’abusivo ha troppo bisogno di soldi per ripagare «un piccolo debito» — come spiega —, prende 20 euro e va via. Abbiamo gironzolato per San Lorenzo per tre giorni, in orari diversi. Lo spettacolo è sempre lo stesso. E proprio ieri mentre cercavamo di fare un altro video la coppia di ‘piazzisti’ si è insospettita, ci ha guardati e ha detto: «Andate via, cosa guardate?». Secondo i racconti di ambulanti e commercianti, lo zoccolo duro degli abusivi sulle rotelle è composto da dieci persone. Ma ogni giorno l’esercito arruola nuove leve. «Si tratta nella maggior parte dei casi — proseguono gli esercenti — di tossicodipendenti o comunque piccoli ladruncoli con problemi di droga altrimenti non si spiegherebbe il bisogno di fare cassa a qualunque costo e in tutta fretta». L’immagine della decadenza con la ‘d’ maiuscola.