Bagno a Ripoli (Firenze), 21 maggio 2014 - La chiamano affettuosamente "Cana" e all'Antella, frazione di Bagno a Ripoli, tanti la conoscono, salutano e accarezzano. In realtà si chiama Micol e non ha nemmeno un anno. I suoi proprietari la adorano immensamente, così come la padroncina di 5 anni, sua compagna preferita di giochi.

Ma lunedì Micol ha scoperto che gli essere umani sanno essere molto cattivi. “Sono andato a cercarla perché era scappata - racconta il suo proprietario Stefano -. Era solo a circa 50 metri da casa nostra a Lappeggi ma un cacciatore sicuramente della zona in stagione non di caccia l'ha chiamata”.

Probabilmente sperando in una carezza, Micol si è avvicinata “e lui le ha scaricato due colpi in pieno muso riempiendola di pallini". A soccorrerla sono stati Stefano e la moglie, con la bimba che piangeva disperatamente. Le cure veterinarie sono riuscite per ora a scongiurare l'imminente pericolo di vita, anche se ancora non è sicuro che potrà sopravvivere. Sicuramente ha perso un occhio, forse due e ha il viso completamente sfregiato dalla violenza dell'uomo. Dalla radiografia si vede che ha la testina piena di pallini da caccia, sicuramente frutto di ben due colpi di fucile. 


I proprietari hanno sporto denuncia contro ignoti e il loro dolore è pieno di rabbia: “Raccogliere il corpo pieno di sangue di questa creatura è un prezzo troppo alto perché io possa sentirmi fiero di vivere ad Antella. Nella nostra comunità c’è un mostro che non esita a sparare vicinissimo a delle case, nel tardo pomeriggio, quando tutti siamo fuori con i bambini”.

Stefano ha pubblicato la sua denuncia su Facebook ricevendo la solidarietà di tanti cittadini ripolesi. Non usa mezzi termini contro la persona o le persone che si sono divertite in maniera disumana a fare del male a un cucciolo di cane. "Può sfuggire grazie a quella tragica abitudine di coprire le malefatte altrui in quanto appartenente allo stesso gruppo. Si chiama "mafia del gruppetto", degli amici di doppietta, della sopraffazione domenicale di non poter farsi una girata nel bosco perchè corri il rischio di venire impallinato. Ecco vorrei che tutto questo cambiasse".

Chiede a chi sa, di parlare. Per salvare altri cani e animali. E anche per tenere questi cacciatori senza scrupoli lontani dalle case, dai giardini privati, dai bambini, da chi sente i colpi di fucile passare sopra le proprie teste per battute di caccia senza scrupoli.


Manuela Plastina
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