Scandicci, 15 maggio 2014 - Sono in prognosi riservata due degli operai rimasti intossicati mentre eseguivano dei lavori in una fossa biologica, questa mattina a Scandicci. I due si trovano ricoverati in condizioni gravissime all'ospedale di Careggi. Gli altri tre operai intossicati sono stati portati all'ospedale di Torregalli. Il piu' grave è arrivato al nosocomio intubato e privo di sensi. Nessuno dei tre, secondo quanto appreso, sarebbe in pericolo di vita.

E' stata una catena di tentativo di soccorso, che ha coinvolto anche due fratelli e il loro padre, quella avvenuta subito dopo l'incidente in cui sono rimasti intossicati gli operai. Secondo quanto emerso, nei lavori di muratura che interessavano una fossa delle acque chiare di un condominio erano impegnate una ditta di spurghi e alcuni manovali. I vigili del fuoco sono entrati nella fossa biologica e hanno raccolto campioni di aria e materiale organico per accertare le cause dei malori che hanno colto gli operai.

Dopo che la fossa biologica era stata svuotata dalla ditta di spurghi il primo muratore si è calato nella fossa ed ha avuto un malore. A questo punto un altro manovale, fratello del primo, ha provato a soccorrerlo ma ha perso anche lui i sensi. E' stato uno degli addetti al lavoro di spurgo a tentare quindi di soccorrere i due, imbracato e calato nella fossa, ma è stato subito tirato fuori perché rischiava pure lui di essere colto da malore. Quindi a tentare è stato il padre dei due manovali, anche lui muratore, a cercare di salvare i figli e pure lui ha subito gli effetti dei miasmi. Così nel tentativo si sono impegnati due operai che lavoravano in un cantiere nella zona e anch'essi si sono sentiti male: i due sono i meno gravi.