Firenze, 9 maggio 2014 - "Raggiunge il piacere soltanto vedendo gli altri soffrire". Così il pubblico ministero fiorentino Paolo Canessa ha descritto Riccardo Viti, 55 anni, reo confesso nell'omicidio della ventiseienne rumena legata e seviziata a morte. Canessa ha spiegato in una conferenza stampa tutti i dettagli dell'interrogatorio, tracciando un profilo dell'omicida. ''L'indagato di questa vicenda ha subito ammesso le sue responsabilita' gia' durante la perquisizione e nell'interrogatorio si e' dimostrato molto lucido e coerente continuando a confermare col suo racconto quanto gia' sapevamo dell'omicidio del 5 maggio scorso' - ha detto Canessa - L''indagato ha subito fatto presente di essere responsabile di altri fatti. Non ha una memoria precisa di quanti, ha detto di ricordarsi di 3-4 episodi, forse di piu', ad ogni modo ha confermato la sua condotta''.

La ragazza, afferma il pm Canessa, sarebbe morta per trenta euro, per un litigio sul prezzo della prestazione. "Secondo quanto ricostruito, l'idraulico 55enne aveva l'abitudine di "pagare molto poco le prostitute". 

IL DNA - Sul prelievo del Dna: "Eravamo davanti alla persona giusta - ha aggiunto Canessa - avevo richiesto il prelievo coattivo del dna che ci sarebbe servito, come e' stato, a vedere se sul luogo dell'omicidio c'era il dna del sospettato. L'indagato ha acconsentito al prelievo, e ha cominciato da subito a raccontare, ammettendo le sue responsabilita'".

"INDAGINI CHIUSE IN QUATTRO GIORNI" - ''Abbiamo avuto la prima segnalazione'' dell'omicidio di Andreea Cristina Zamfir ''alle ore 10 del 5 maggio scorso, oggi possiamo dire con certezza che il caso e' stato risolto in meno di 4 giorni con il massimo impegno di tutti, di polizia e carabinieri. Massimo impegno significa non dormire, non mangiare per arrivare al risultato''.

"PAGAVO POCO LE PROSTITUTE, SONO DISOCCUPATO" - Ha detto di essere ''andato oltre'' con Andreea Cristina Zamfir e comunque di procedere nel suo gioco erotico solo quando aveva il consenso delle prostitute, afferma poi il pm Canessa.

"SCEGLIEVA CASUALMENTE LE RAGAZZE" - Riccardo Viti sceglieva casualmente le prostitute, anche in base alla loro disponibilita' a subire il gioco erotico che gli proponeva. Per le prestazioni pagava ''150 euro all'inizio, poi - ha detto al pm Canessa - da quando sono disoccupato cerco di risparmiare''.

UNA PROSTITUTA LO RICONOSCE VEDENDO - Una prostituta ha riconosciuto Riccardo Viti, nelle immagini dell'arresto diffuse oggi dalla polizia e trasmesse dai telegiornali. La donna ha chiamato un poliziotto mentre era ancora in corso la conferenza stampa in questura, dicendo di aver riconosciuto nel cinquantacinquenne l'uomo che in passato l'aveva seviziata legandola e usandole violenza.