Firenze, 7 maggio 2014 - Gennaro De Tommaso, il capo ultrà napoletano noto come Genny ’a carogna, colpito da un Daspo di 5 anni, insieme a un altro boss della curva partenopea, per aver indossato la maglietta 'Speziale libero' e per la ‘trattativa’ con il capitano azzurro Hamsik sulla finale di coppa Italia con la Fiorentina, sabato scorso, dopo il ferimento a Roma di un altro napoletano, era già colpito da Daspo, il divieto di assistere alle manifestazioni sportive, nel 2008, da parte della questura di Firenze guidata all’epoca dall’attuale prefetto di Pisa, Francesco Tagliente. Tagliente attuò, nel periodo in cui guidò la questura fiorentina, una politica del doppio binario: ovvero di dialogo da una parte ma anche di severità con i tifosi che trasgredivano la legge. 

Il provvedimento fu comminato in seguito all’agguato teso dai tifosi napoletani a un pullman di supporter romanisti nell’area di servizio di Montepulciano. Era il 4 maggio, 36° turno di serie A: i giallorossi salivano a Genova per la partita contro la Sampdoria, gli azzurri erano impegnati a Torino contro i granata. Una cinquantina i tifosi identificati, in parte arrestati, in parte solo denunciati a piede libero, per rissa aggravata, lesioni, daneggiamento, porto abusivo di oggetti atti a offendere.

Tra questi, Genny ‘a carogna, rintracciato negli sviluppi delle indagini. La polstrada riuscì a bloccare i napoletani prima che riuscissero a dileguarsi, quindi ad accompagnarli ad una uscita dell’autostrada, dove furono presi in consegna dal personale della Digos.