Firenze, 7 maggio 2014 - Uno sciopero che non ha causato troppi disagi. Il primo giorno dell’Invalsi alle elementari, solo in poche classi non stati fatti i test per via della protesta ogni anno indetta dai Cobas. Parlano di “rito insensato e rovinoso” i rappresentanti del sindacato, secondo cui con l’Invalsi si vuole “sostituire il sapere critico, indispensabile per formare cittadini consapevoli, con l’addestramento esecutivo a competenze prestabilite, che favorisce solo un nozionismo superficiale”.

Se alla Matteotti due seconde non sono entrate per lo sciopero dei prof (“Me nelle altre due classi i test son stati fatti sostituendo gli insegnanti. E per questo abbiamo inviato una diffida”, fa sapere Paola Serasini dei Cobas), nessun problema nei comprensivi Beato Angelico e Manzoni-Baracca. Idem alla Compagni-Carducci, dove ha scioperato una sola insegnante. La protesta ha attecchito maggiormente alla Mameli (cinque i prof in sciopero tra ieri e oggi) e alla Enriquez Capponi, dove in due seconde i test sono saltati. Qualche problema anche in Oltrarno e al Galluzzo, dove però hanno incrociato le braccia docenti non coinvolti nelle prove.

Se il 6 maggio è stata la volta della prova d’italiano per le seconde e le quinte, il 7 si replica con la matematica. Dalla scuola all’Università.

Il Dsu Toscana fa sapere che da oggi verrà aperta una nuova aula studio con 30 posti all’interno del complesso di Sant'Apollonia. Lo spazio sarà aperto tutti i giorni, anche nel fine settimana. Esultano gli Studenti di Sinistra. “Per noi è una doppia vittoria: per l’apertura, ma anche per gli orari. Abbiamo infatti ottenuto che quest'aula possa essere utilizzata pure nel fine settimana, e fino alle 22.30”.