Firenze, 6 maggio 2014 - Creare un consorzio regionale tra i delegati per la disabilità degli Atenei di Firenze, Pisa e Siena. Ecco la proposta lanciata nel corso della giornata di studi "Con altri occhi" che si è svolta a Villa La Quiete per iniziativa del Centro Studi e Ricerche per le problematiche della Disabilità (Cespd) dell'Ateneo fiorentino in collaborazione con il Dipint (Dipartimento istituzionale integrato Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi - Università degli Studi di Firenze). “Una struttura regionale ci darebbe più forza e una maggiore capacità di coordinamento”, non ha dubbi la presidente del Cespd Sandra Zecchi Orlandini. Con lei, anche il rettore Alberto Tesi, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi Monica Calamai, il responsabile del settore ricerca della Regione Toscana Alberto Zanobini e il presidente provinciale dell'Unione Italiana Ciechi Antonio Quatraro.


A Villa La Quiete si sono festeggiati i primi quindici anni del corso di laurea dell'Università di Firenze in Fisioterapia per non vedenti. Un’esperienza avanzata, oltre che di successo. Basti pensare che si tratta di un corso unico in Italia, che oggi utilizza i più moderni sistemi tecnologici per aiutare nel percorso di studio i ragazzi con disabilità visive.
“Che emozione tornare qua – le parole di Alessandro, che arriva da Vicenza -. Questo corso ha rappresentato una pietra miliare della mia vita. La formazione è fondamentale per l’autonomia e per fare progetti futuri”.
Accoglienza e integrazione i concetti alla base di questo corso che, come ha ricordato Quatraro, “raccoglie i frutti del lavoro del nostro compianto Carlo Monti. Fu lui, seguendo l’indirizzo consolidato in Toscana di inclusione sociale, che propose all’Università di Firenze di organizzare un corso per fisioterapisti ciechi”. Un’idea rivoluzionaria, che non a caso è scaturita in Toscana, dove “è nato il movimento di emancipazione dei ciechi” che ha portato a “quel modello di integrazione dei saperi che è vincente sotto molteplici aspetti: umano, culturale ed economico”.


"L'iniziativa di Villa La Quiete – ha commentato il rettore dell'Ateneo fiorentino Alberto Tesi, - descrive l'impegno crescente di questi anni da parte delle università toscane sul fronte della didattica rivolta agli studenti con disabilità. In particolare, Firenze conta in questo campo un'esperienza di punta, il corso di laurea in Fisioterapia dedicato ai non vedenti. La manifestazione è anche l'occasione per ribadire la necessità di un approccio integrato a queste problematiche, come testimoniato dai laboratori presentati: accanto all'aiuto fornito dalla medicina, infatti, anche la tecnologia può favorire l'integrazione e l'inclusione".