Firenze, 2 maggio 2014 - «Ci sono molti scrittori viventi, molti morti, molti morti suicidi…molti scrittori che sono vivi ma che non si vedono mai. Mi convinco che uno come J.D. Salinger sarebbe venuto al Caffè Notte, ma senza farsi riconoscere…».Inizia così il primo racconto delle ‘Letture Terminali’ del numero speciale Riot Van 2013.

 

Il magazine indipendente gratuito è uscito con successo sei mesi fa, con il marchio dell’Università di Firenze e le firme di un vero e proprio gruppo di immatricolati ‘poeti estinti’ e di satirici illustratori. Adesso, dopo i riscontri positivi della rivista free-press, esce per i lettori digitali l'ebook di Letture Terminali, contenente tutti i racconti (www.riotvan.net).

 

Provocatoria quanto creativa, la linea della rivista è in evidente polemica con gli istituzionali saloni dei libri. Significativo è il nome dello speciale: ‘Torino una sega 3’. I ragazzi di Riot Van spiegano il significato del loro lavoro facendo riferimento ad un immenso hangar di libri accatastati come merce qualsiasi negli stand di miliardi di editori nelle periferie delle città, dove non esiste contatto, dove il libro viene spogliato del proprio significato.

L’habitat naturale di Riot Van, infatti, è l’ambiente universitario con annessi e connessi, dalle stanze della mensa ai meandri bohèmien dell’Oltrarno. «Le nostre regole sono semplici – si legge nell’editoriale -: tutti posso partecipare, tutti hanno dieci minuti a testa per leggere un testo proprio e uno altrui. Stop. Ringraziamo Scrittori Precari, il Collettivomensa, gli scrittori famosi di tutta Italia e tutta la bella umanità transitata».

 

La rivista è distribuita gratuitamente nei luoghi di ritrovo degli studenti-scrittori-provocatori: Bar Massimo, Mp Studio, Puzzle, Copisteria Universale, Sound System Studio, Riot House, Jokolarte, Bar Argentina, Velvet Goldmine, Lacrima nera. La rivista, diretta da Michele Manzotti, sta riscuotendo tantissimo successo. Il book infatti, oltre ai testi, presenta delle illustrazioni accattivanti e raffinate firmate da Mattia Vegni, Antonio Pronostico, Guerrilla Spam, Michele Santella, Niccolò Gambassi, Francesca Campanella.  Controcorrente anche il modo in cui gli scrittori della rivista si presentano. Citiamo Simone Lisi: «Fiorentino, classe ’85, laurea inutile ma bella in Filosofia. Lavora come Tristeryo presso una ditta di poste private…», Giovanni Ceccanti «Nato dall’amore platonico tra Rocco Scapece e Izimor Janaczeck…», Gabriele Merlini Ha cambiato undici case, ha inscatolato ciddì, ha scritto troppo e troppo aggratis…». Vale la pena di scaricare l’ebook e leggerselo tutto.