Firenze, 20 aprile 2014 - Tutto è andato come tradizione vuole. La colombina - un razzo che parte dall'altare centrale del Duomo - ha compiuto l'intero percorso senza intoppi andando a innescare i fuochi del ''brindellone'' (questo il nome che i fiorentini danno al carro), posto tra il Duomo e il Battistero. Il razzo è tornato poi all'altare maggiore. Cosi' anche per quest'anno, come vuole la tradizione, l' andamento dell'attivita' agricola avra' una ''buona sorte''. Prima dello scoppio, per la gioia dei tanti turisti presenti, si sono esibiti gli sbandieratori degli Uffizi, accompagnati dai musici in costume rinascimentale.

RENZI IN PIAZZA DUOMO - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha partecipato alla messa di Pasqua celebrata in Duomo a Firenze dall'arcivescovo Giuseppe Betori. Renzi, la moglie Agnese e i tre figli Ester, Francesco ed Emanuele, sono arrivati in piazza Duomo prima della celebrazione della messa, per assistere al tradizionale scoppio del carro. Il premier ha seguito lo spettacolo pirotecnico dal sagrato della cattedrale, insieme, tra gli altri, al vicesindaco Dario Nardella, al presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, al questore Raffaele Micillo, al comandante provinciale dei carabinieri Andrea Taurelli Salimbeni, e all'amico Marco Carrai.  Per favorirle la visuale della piazza gremita di turisti e fiorentini, prima dello scoppio del carro Renzi ha preso la figlia Ester sulle spalle. All'uscita della messa di Pasqua, il premier è stato letteralmente circondato dalla folla. Renzi, insieme alla moglie e ai tre figli, ha percorso a piedi il tratto che divide il Duomo alla piazza dove era parcheggiata l'auto della scorta. Durante il tragitto fiorentini e turisti hanno fatto a gara per abbracciarlo e stringergli le mani. Renzi ha scambiato i saluti e gli auguri di Pasqua, soffermandosi per farsi scattare delle foto e scherzando con alcuni fiorentini. "Forza Italia Matteo" gli ha gridato un anziano. Il premier lo ha guardato sorridendo e rispondendo: "Beh, detta cosi'...". E poi molti cittadini che lo hanno salutato con un familiare "Matteo". Agli uomini della scorta che gli facevano spazio, il premier si e' rivolto sorridendo: "Tranquilli, qui siamo nella mia Firenze". Il premier e' quindi salito sull'auto di scorta senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Per oggi non ha appuntamenti ufficiali: restera' nella sua casa di Pontassieve fino a domani.
 

LA MATTINATA - Alle 8.15 è partito il ‘Carro di Fuoco’. Il Brindellone, come tutti i fiorentini lo hanno sempre chiamato, accompagnato dal corteo storico della Repubblica Fiorentina, si è mosso dal deposito del Prato per raggiungere piazza del Duomo attraverso via il Prato, Borgo Ognissanti, piazza Goldoni, via della Vigna Nuova, via Strozzi, piazza della Repubblica (con ricongiungimento al gonfalone proveniente da Piazza Signoria), via Roma con arrivo in piazza San Giovanni. Alle 9, da piazza Signoria, il corteo della Repubblica Fiorentina, con il gonfalone e le autorità, è passato attraverso via Calzaiuoli e via degli Speziali e ha così raggiunto piazza della Repubblica dove si è svolta l’esibizione dei Bandierai degli Uffizi (e il ricongiungimento col corteo proveniente da via il Prato). Poi il trasferimento verso piazza Duomo dove alle 10, 20 circa si è svolto il sorteggio delle partite del torneo di San Giovanni di Calcio Storico Fiorentino. Ecco dunque le sfide: Gli Azzurri di Santa Croce sfideranno i Bianchi di Santo Spirito, mentre i Verdi se la vedranno contro i Rossi.