di Stefano Vetusti

 

Firenze, 19 aprile 2014 - «SE SONO contento? Molto, stavolta ci siamo davvero». Fabrizio Bartaloni, presidente di Tram Spa, finalmente può sorridere. I lavori della tramvia — le linee 2 e 3 — possono partire. Il via ai cantieri è fissato per il 5 o il 6 maggio.

 

A Roma è stato siglato il nuovo contratto di finanziamento ai soggetti privati da parte di Cassa Depositi e Prestiti, Mps Capital Service del gruppo Mps e Banca Imi del gruppo Intesa San Paolo. Si tratta del cosiddetto «closing finanziario» che chiude la partita dei finanziamenti privati, garantendo quindi l’apertura dei cantieri. La tramvia è un cantiere che produce circa 5-6 milioni di fatturato al mese: per partire era dunque indispensabile avere la certezza che i soldi non sarebbero mancati. Iniziati nel novembre 2011, i lavori si erano fermati infatti proprio per la mancanza dei finanziamenti privati, cui si sono aggiunti i problemi societari che hanno coinvolto alcuni soci del concessionario (prima la Baldassini Tognozzi Pontello e Consorzio Etruria, poi Impresa Spa). La vicenda societaria si è chiusa a ottobre con la cessione della partecipazione detenuta da Impresa Spa, nel frattempo finita in amministrazione straordinaria, a Grandi Lavori Fincosit.

 


I LAVORI della tramvia costeranno 311 milioni, a carico per il 35% dei privati (tramite il finanziamento di 167 milioni da parte delle banche) e per il 65% del pubblico (Stato, Regione, Comune e, in parte, i soldi frutto dell’accordo sulla Tav tra Rfi e Palazzo Vecchio). Le linee 2 e 3, una volta a regime, dovrebbero garantire 35 milioni di passeggeri l’anno. A Roma le operazioni di fronte al notaio tra il Comune, il concessionario Tram di Firenze Spa e le banche sono andate avanti per 13 ore. I lavori dureranno 850 giorni per linea 2 e 1200 per linea 3 e prenderanno il via con i cantieri di Peretola-viale Guidoni per linea 2 (dove verrà realizzato un tratto di tramvia in trincea sotto il piano stradale) e di viale Morgagni e viale Strozzi per Linea 3. Nel primo caso sarà realizzata la sede tramviaria dove ora sono già stati spostati i sottoservizi e nel secondo caso saranno realizzate le prime opere propedeutiche alla realizzazione dei sottopassi tra gli itinerari viale Milton-viale Strozzi e viale Lavagnini-viale Strozzi e la futura sede tramviaria. Palazzo Vecchio ha messo a punto il piano del traffico durante i cantieri.
 

 

UNO DEI NODI cruciali sarà la Fortezza da Basso. Il passaggio da viale Milton e viale Strozzi: confermati i due sottopassi, separati tra loro, entrambi in direzione Belfiore. In viale Lavagnini, all’incrocio con viale Strozzi, un cantiere provvederà a spostare un tratto dell’acquedotto, ma viale Lavagnini resterà transitabile restringendo la carreggiata. Questa estate verrà realizzato il ponte Bailey a quattro corsie sul Mugnone, all’altezza dell’incrocio di via Leone X con viale Milton, per garantire una viabilità alternativa quando verrà chiuso viale Milton per fare il sottopasso verso viale Belfiore. Modifiche anche in piazza Dalmazia (il mercato dovrebbe essere spostato, ma sempre in piazza), con un retsringimento di carreggiata per un paio di mesi lato angolo via Corridoni. Per il cantiere della linea 2 a Peretola invece i tecnici ritengono che viale Guidoni e via Baracca possano reggere il traffico.