Firenze, 18 aprile 2014 - Musei statali aperti a Firenze a Pasqua e Pasquetta, mentre Uffizi e Orsanmichele saranno aperti anche la sera del 30 aprile, in occasione della Notte Bianca. Ma e' polemica - da parte del sindacato Confsal-Unsa - per la mancata apertura dei musei l'1 maggio. "Da Roma - scrive in un comunicato il coordinatore regionale toscano della Confsal-Unsa Beni culturali, Learco Nencetti - ancora niente accordi sulle aperture straordinarie dei musei statali dell'1 maggio 2014", sostenendo che "non e' una accettabile giustificazione alla drammatica situazione che si verrebbe a creare a Firenze, qualora tutti i Musei, Ville e Giardini stessero chiusi per tutto il giorno" dire che comunque "si e' permesso di tenere aperto gli Uffizi per la Notte bianca!".

Il sindacato ha scritto una lettera alla soprintendente al Polo museale, Cristina Acidini, in cui si sostiene di "non dare la colpa al sindacato se da Roma non arriva l'accordo sui fondi per pagare il personale per poter aprire - su base volontaria - alcuni siti del Polo Museale di Firenze nella giornata del 1 maggio, giorno infrasettimanale di immense presenze turistiche in citta' gia' prenotate. Non ha alcun senso, se poi si permette l'apertura della Galleria degli Uffizi per la Notte Bianca del 30 aprile". "E' una cosa gravissima che oggi Firenze non si puo' permettere - continua Nencetti -, dato che con la scusa del 'tavolo Romano' poi si va a costringere cosi' cittadini e turisti a visitare solamente musei civici e privati. Piuttosto, per i fondi occorrenti, si trovino accordi anche con le 'categorie economiche' della citta'".

Il sindacato, nella stessa nota, punta il dito anche sui "'facili guadagni extra' di oltre 16 euro l'ora che continuamente, quasi tutti i giorni, vengono offerti ai custodi se rimangono a servizio per manifestazioni private.
Quindi va da se', ed a maggior ragione, che nei giorni di 'festa-extra', anche loro vogliono fare festa!". "E allora - conclude Nencetti -, si permetta di fare lavorare per le aperture extra festive chi non ha un lavoro, dato che poi si permette anche al personale del MiBACT che non ha la qualifica di custode di fare il custode in sala a oltre 16 ore l'ora con gia' uno stipendio in tasca".