Firenze, 16 aprile 2014 - Il "plenum" del Consiglio superiore della magistratura ha disposto l'archiviazione della pratica aperta dalla prima commissione del Csm sul giudice di Firenze, Alessandro Nencini, relativa alle interviste rilasciate dal magistrato, presidente del collegio che il 30 gennaio scorso ha condannato Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher, il giorno dopo la sentenza sul delitto di Perugia.

Il Plenum del Csm, stamane, ha approvato la delibera con cui si proponeva l'archiviazione del caso, nella quale, però, si evidenzia che il comportamento del magistrato è stato "inopportuno" e per questo "può integrare profili di natura disciplinare".

Gli atti saranno inviati alla Quinta Commissione del Csm, competente sugli incarichi direttivi: la questione, dunque, potrebbe avere ripercussioni su eventuali avanzamenti in carriera del giudice di Firenze.

Su Nencini risultano già informati i titolari dell'azione disciplinare: il pg di Cassazione ha avviato una pre-istruttoria sul caso e anche l'ex guardasigilli, Annamaria Cancellieri, all'epoca dei fatti, avvenuti alla fine di
gennaio, aveva incaricato gli ispettori di svolgere accertamenti. Con l'archiviazione, il Csm ha ritenuto che non vi fossero provvedimenti di sua competenza da adottare: la pratica era stata aperta per verificare se vi fossero i presupposti per un trasferimento d'ufficio per incompatibilita' del magistrato.

"Le dichiarazioni del dottor Nencini risultano tuttavia inopportune _si legge nella delibera approvata a maggioranza_ perché rilasciate prima del deposito della motivazione" e "perché riferite ad aspetti della vicenda, quali la valutazione della mancata presentazione dell'imputato Raffaele Sollecito all'interrogatorio e la difficolta' nella ricostruzione del movente, che avrebbero dovuto essere illustrate nella motivazione della sentenza".  Certamente "inopportuna", si evidenzia ancora nel documento approvato, "è anche da ritenersi l'affermazione della 'condivisione' da parte dei giurati nella decisione di condanna".

Il Plenum, invece, ha bocciato la proposta di minoranza uscita dalla Prima Commissione con il voto del togato di Magistratura Indipendente, Antonello Racanelli, piu' severa, in alcuni punti di quella approvata
stamane. In ogni caso, la proposta contenuta nel documento di minoranza di trasmettere gli atti alla Quinta Commissione è stata recepita nella delibera approvata.