Firenze, 15 aprile 2014 - Corsi di dottorato in pericolo. A lanciare l’allarme sono gli Studenti di Sinistra. Che raccontano: “Nella seduta del 15 aprile del Nucleo di valutazione solo 3 corsi di dottorato sui 22 proposti per il trentesimo ciclo hanno varcato indenni la mannaia dell’accreditamento”. “Se l’Anvur – proseguono gli studenti, - avesse fotografato la situazione attuale dei dottorati interni ad UniFi, quasi il 90% sarebbe stato a rischio soppressione”. Per fortuna, proseguono i ragazzi, per ora “si è trattato solo di un prova tecnica di trasmissione”. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, c’è ben poco da sperare.

Da un anno a un altro la normativa ha alzato la percentuale minima di posti coperti da borsa rispetto ai posti sul totale dal 50% al 75% necessaria per l’attivazione del corso di dottorato. “Potremmo venire incontro alle norme se aumentassimo i posti coperti da borsa, ma quanto ci scommettiamo che diminuiranno i posti totali?”, si chiedono gli Sds. “Se per un dipartimento c’erano 4 borse su 8 posti (50%), quanto scommettiamo che invece di passare a 6 borse su 8 totali (75%) scenderanno a 5 posti totali di cui 4 borse (80%)”?

Gli studenti non hanno dubbi: “La strada giusta è rifinanziare le borse, non tagliare i posti. L’Anvur invece è artefice del nuovo pensiero unico accademico: se sei buono mi sopravvivi, se sei cattivo ti sopprimo. In altre parole l’egemonia “meritocratica” alle estreme conseguenze”. In relazione al trentesimo ciclo di corsi di dottorato, è la replica che arriva da San Marco, l’Università di Firenze ha mantenuto lo stesso numero di borse dell’anno scorso, nonostante un taglio dei fondi del 7%, pari a circa 300mila euro. Sono stati stanziati inoltre 100mila euro in più, rispetto all'anno passato, per la copertura del contributo a cui hanno diritto i vincitori di borsa del  secondo e terzo anno di dottorato.