Toscana, 15 aprile 2014 - VIAGGIANO in 500 qualcuno addirittura con la Sedici, uno dei modelli Fiat meno riusciti. Rinunceranno al comfort dell’auto blu, ma quasi tutti possono contare su una residenza estiva di proprietà. Così come sulla solidità delle quattro mura domestiche: la prima casa, spesso assicurata ai figli, più che un lusso è la normalità. Compare frequentemente sfogliando i tomi che sbirciano nelle tasche e fra le proprietà dei parlamentari toscani. Da ieri sono disponibili i redditi dei politici di Camera e Senato (nonché dei sottosegretari e viceministri dei governi Monti e Letta) relativi a guadagni, beni e investimenti del 2012 dichiarati nel 2013. Nell’elenco, dal 30 aprile disponibile online, ci sono pure le spese sostenute per la campagna elettorale che li ha lanciati in parlamento. La fotografia è quella di un ceto politico assai più benestante della media delle famiglie italiane, non poteva essere diversamente. Anche se i dati cui si fa riferimento, nella maggior parte dei casi, sono quelli dei politici del nuovo corso: dunque i proventi dichiarati non sono quelli derivanti dall’attività parlamentare. Dunque la maggioranza di senatori e deputati aveva buone fonti di sostentamento anche prima di varcare le soglie di Montecitorio e Palazzo Madama.
 

Il paperone toscano è il senatore eletto nella lista dell’allora Pdl Bernabò Bocca, torinese di nascita, ma fiorentino per residenza e affari, che dichiara un imponibile ‘monstre’ di 680mila 437 euro, qualcosa come 56mila euro al mese, arrotondato per difetto. Reddito da calciatore anche per il premio Strega pratese Edoardo Nesi che strizza l’occhio a Renzi (era anche all’ultima Leopolda), eletto alla Camera con lista Civica di Monti poi passato al gruppo misto, forte di 451mila euro e spiccioli all’anno più una collezione di auto che va dalla Porsche 911 al ‘macchinino’ griffato. Sale sul gradino più basso del podio il senatore lucchese del Pd Andrea Marcucci che, con i suoi 394mila 501 euro, supera mostri sacri della politica di casa nostra, come il collega eletto nel Pdl Denis Verdini (216mila euro), la deputata Pd Rosy Bindi con 204mila 148 euro, il senatore Paolo Bonaiuti ora partito per Ncd (199mila 930 euro) e l’avvocato aretino di Forza Italia residente a Forte dei Marmi Maurizio Bianconi (179.266 euro) . Sopra gli 80 mila si piazzano anche l’attuale sottosegretario ombra del premier Renzi, Luca Lotti, al tempo capo di Gabinetto a Palazzo Vecchio, l’ex presidente del consiglio dei ministri, il parlamentare pisano Enrico Letta e Monica Faenzi eletta con il Pdl e un pesante ‘740’. Il ministro Maria Elena Boschi già nel 2012 guadagnava 76mila 259 euro.

IN TESTACODA, la senatrice Sel Alessia Petraglia, residente a Firenze, che dichiara di non aver percepito alcun reddito nel 2012, viaggia in Ford Focus e l’unico appartamento che possiede, al 33 per cento, è a Eboli, suo paese di nascita. In sua compagnia c’è il nullatenente Samuele Segoni del Movimento 5 Stelle che sta costruendo casa a Castelfranco di Sopra ma non certifica alcun reddito. Tra i ‘poveri’ un altro deputato grillino di Reggello, Massimo Artini che campa con 3.653 euro.