Firenze, 13 aprile 2014 - «Denunciamo lo stato di pericoloso degrado in cui versano via de’ Macci, angolo via Ghibellina, via Mino e piazza Lorenzo Ghiberti. Nonostante i recenti esposti - l’ultimo firmato da 50 residenti e depositato presso la Questura e il Comando di Polizia Municipale – e le “misure anti-movida”, annunciate dall’amministrazione ed entrate a pieno regime la settimana scorsa, la vita per i residenti è diventata se possibile peggiore».

I cittadini del comitato ‘Manoiquandosidorme’, sull’orlo di una crisi di nervi, bacchettano prefetto, questore, vicesindaco e comandante della polizia municipale. «La mancanza di tutela da parte delle autorità – scrivono nella lettera -, che sarebbero preposte alla protezione dei cittadini, è esacerbata ed amplificata dal susseguirsi di episodi rumorosi, e, purtroppo, sempre più violenti, che caratterizzano gli avventori dei locali aperti fino alle 2 e alle 3 di notte». «Venerdì oltre 500 giovani hanno cantato, urlato, suonato chitarre e tamburi – attaccano i cittadini -. Con casse e amplificatori hanno ballato sotto le pensiline del mercato in un rave improvvisato. Hanno rotto bottiglie e spacciato fino alle prime ore del mattino. Alle 5, in via Mino-piazza Lorenzo Ghiberti, c’è stata anche una rissa tra ubriachi tenuta sotto controllo solo grazie all’intervento della polizia». Poi nella lettera attaccano: «Non sono servite a niente le decine di chiamate alle forze dell’ordine, dato che la risposta standard è stata “ci sono altre emergenze di cui ci stiamo occupando, se possibile manderemo una volante”. I gruppi di giovani che nelle ultime settimane hanno minacciato i residenti stanno sfidando le misure prese dall’amministrazione. E in questa sfida al degrado chi ci rimette siamo noi: dormire è impossibile e ora si è aggiunta anche la paura per la nostra incolumità». «Si può parlare – concludono - ancora di civiltà in una città in cui alcune persone tengono in scacco l’amministrazione e soprattutto la salute dei residenti?».