Firenze, 31 marzo 2014 - SAN LORENZO, arrivano le sentinelle del decoro. Proprio così: un ragazzo e una ragazza per due mesi assisteranno i cittadini e i turisti all’ingresso della Basilica di San Lorenzo con un’attività di informazione e assistenza al fine di garantire una corretta fruizione degli spazi. In poche parole, cercheranno di evitare che il luogo sacro sia deturpato da bivacchi o comportamenti incivili. Non è raro, infatti, imbattersi in combriccole di ragazzi che sigaretta e panino alla mano prendono il sole sulle scalinate sacre come fossero in spiaggia o in uomini che, con nonchalance invidiabile, sfruttano i muri della chiesa come fossero la toilette di casa. E mettiamola proprio così: ancora una volta le idee migliori partono dal basso. Da chi in strada ci vive o lavora. Ed è quello che è successo un po’ in San Lorenzo.

LE BOTTEGHE storiche di piazza dell’Unità e via Sant’Antonino, la scuola Lorenzo de’ Medici e la Secur&Secur si sono sentite in dovere di fare qualcosa per il quartiere e per la Basilica che da sempre li rappresenta. «E perché non far partire tutto proprio nel giorno del compleanno di Monsignor Livi?» si sono chiesti. Da una domanda, il sogno è diventato un progetto. E partirà proprio oggi come regalo di compleanno al priore che da sempre li sostiene e rappresenta. Don Livi, infatti, è un vero e proprio totem per il rione, più volte ha tirato i politici – e lo stesso Renzi – per la giacchetta dicendogli di non dimenticarsi di San Lorenzo. «E’ un guerriero — racconta Aldo Cursano, portavoce delle botteghe storiche di piazza dell’Unità e via Sant’Antonino — ha difeso la storia e i simboli del quartiere contro tutto e tutti. E noi vogliamo fare qualcosa per lui, come riconoscimento per tutto quello che ha fatto per noi, ma anche per tutta la città». Poi Cursano riprende: «Abbiamo parlato di questo progetto – le sue parole – allo stesso Don Livi. Era contentissimo, lo ha accolto quasi commosso. E’ un regalo che facciamo a lui, alla chiesa ma anche a noi stessi: perché San Lorenzo è uno dei punti più belli della città e va difesa, va tutelata in tutta la sua bellezza».

UN ATTO d’amore per la città e per la sua storia, un modo per cercare di mettere un freno al degrado e all’inciviltà che non risparmiano nemmeno i luoghi sacri. Ieri sulle scalinate di San Lorenzo abbiamo contato decine e decine di turisti sdraiati, a mangiare, bere, fumare. La Basilica assomigliava quasi al baretto di una spiaggia affollatissima. Un po’ come succede in piazza Duomo invasa da orde di turisti. Anche quest’anno, un cordone anti seduta protegge le scalinate da bivacchi e comportamenti incivili. Anche se non basta. Tanto che il presidente dell’Opera del Duomo Franco Lucchesi ha detto che si stava lavorando per «trovare una soluzione, in accordo con la Sovrintendenza, che tutelasse il luogo sacro anche la sera».
Rossella Conte