Firenze, 24 marzo 2014 - E' morto la sera del 2 marzo dopo essere stato arrestato dai carabinieri. La vita di Riccardo Magherini, a soli 40 anni, è finita così in una notte di marzo. Ora la famiglia di Riccardo ha presentato istanza al pm affinche' vengano acquisiti i video delle telecamere di sicurezza della zona, nella speranza che abbiano ripreso il quarantenne in quei frangenti.

Lo scopo, ha spiegato il legale della famiglia, l'avvocato Luca Bisori, e' cercare di capire se qualcosa in particolare ha scatenato in Riccardo la paura di essere inseguito. Secondo quanto ricostruito, infatti, quella sera Magherini ha dato in escandescenze, per strada, credendo che qualcuno volesse ucciderlo.

Non ci sono indagati. In attesa degli esiti degli esami tossicologici dell'autopsia - che ha gia' escluso una morte dovuta ad atti di violenza - la procura ha ascoltato una serie di testimoni. Fra questi un tassista che, quella sera, ha avuto Magherini come cliente. Secondo quanto emerso dalle indagini, uscito dall'albergo dove era stato a cena, Magherini ha camminato per alcune centinaia di metri poi, per tornare a casa, ha chiamato un taxi.

Una volta salito, pero', si e' fatto riaccompagnare in albergo, perche' aveva dimenticato le chiavi.
Dopo averle recuperate, e' salito di nuovo sul taxi ma, durante il tragitto, ha litigato con il tassista ed e' sceso dall'auto. A quel punto, sarebbe stato sentito da alcuni testimoni mentre si allontanava a piedi, urlando.