Firenze, 23 marzo 2014 -  - Al voto due dei tre competitor alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco di Firenze. L'attuale vicesindaco Dario Nardella ha votato poco dopo le 10.30 in un circolo alla periferia di Firenze, mentre Iacopo Ghelli, civatiano, ha votato in un circolo intorno alle 9.30.

 

Alessandro Lo Presti non potra' votare perche' residente a Reggello, un paese alle porte di Firenze. Secondo Nardella "meglio andranno le primarie oggi, piu' il Pd e il centrosinistra saranno forti per affrontare le elezioni del 25 maggio". 

 

Lo Presti, pur non votando, e' presente al circolo del Pd alla periferia di Firenze al quale e' iscritto. "Spero in una buona affluenza - ha dichiarato Lo Presti - sarebbe sufficiente dai 10mila in su. Bisogna rispettare quei fiorentini che stanno esercitando un'azione di democrazia. Con un po' piu' di tempo - ha concluso Lo Presti - avremmo potuto coinvolgere piu' persone". Iacopo Ghelli sostiene che "fare le primarie in poche settimane e' stato un errore organizzativo del partito. Con piu' tempo a disposizione ci sarebbe stata una maggiore partecipazione. Inoltre e' mancato il confronto fra i candidati - ha concluso Ghelli - ulteriori confronti avrebbero catalizzato e motivato l'attenzione delle persone".

 

"Noi fiorentini amiamo la polemica, se non avessimo fatto le primarie, io sarei stato il candidato calato dall'alto. Ora che le abbiamo fatte, non va bene neanche il come". Lo ha detto il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, dopo aver votato alle primarie del Pd in un circolo fiorentino, ai giornalisti che gli chiedevano se la scelta di fare le primarie del Pd a Firenze non rischiasse di sembrare una farsa. "Rimane il fatto che il Pd e' il partito che sceglie il candidato - ha concluso Nardella - e mobilita migliaia di persone".

Agi