Firenze, 14 marzo 2014 - Il vicesindaco Dario Nardella è stato aggredito verbalmente e fisicamente da un gruppo di ambulanti del mercato fiorentino di San Lorenzo. Atteso da una trentina di persone nel corridoio vicino al suo ufficio di Palazzo Vecchio, secondo alcuni testimoni Nardella è stato prima insultato, poi minacciato con frasi del tipo: "Se ci rovini, noi roviniamo te" e "Sappiamo dove stai". In seguito, si apprende da fonti vicine al vicesindaco, in cinque hanno iniziato a spintonarlo. Nessun appuntamento era previsto fra il vicesindaco e gli ambulanti. Gli ambulanti stessi, prima dell'aggressione, si erano riuniti. Dopo la riunione ci sarebbe stata la decisione appunto di andare a Palazzo Vecchio. Qui gli ambulanti hanno incontrato il vicesindaco. Da qui appunto il duro confronto con minacce. Sono intervenuti i vigili urbani.

Sul caso gli ambulanti replicano con un comunicato: "Nessuna minaccia contro il sindaco" - LINK

Tante le attestazioni di solidarietà arrivate a Nardella che, per parte sua, ha detto di non essere affatto impaurito dall'episodio: "Andiamo avanti con il sorriso, non c'è stato nessun timore. Ma abbiamo annullato la conferenza stampa di domani dove avremmo dovuto presentare proprio il piano per gli ambulanti. Ho annullato tutto. Non si ottiene soddisfazione dei propri diritti con l'arroganza, la prepotenza, le minacce e le intimidazioni".

"Quando 30 persone arrivano davanti all'ufficio del vicesindaco senza farsi notare, forse si sono impegnati per arrivarci in quel modo _ha aggiunto Nardella_ Noi dialoghiamo con tutti, ascoltiamo tutti ma non faremo un passo indietro di fronte a questi comportamenti nella maniera più assoluta. La polizia municipale che è intervenuta ha fatto un verbale di quello che è successo. Ognuno prenderà i propri provvedimenti".

Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se il premier Matteo Renzi l'avesse chiamato dopo l'episodio, Nardella ha sorriso: "Per fortuna Matteo _ha detto_ ha altre cose, più importanti, a cui pensare".