Firenze, 5 marzo 2014 - STOP al mercatale in piazza della Repubblica. E’ il primo passo della riqualificazione di una piazza che ha perso la sua grande bellezza all’epoca di Firenze capitale, quando fu deciso di ampliarla distruggendo torri medievali, chiese, sedi corporative delle Arti, alcuni palazzi di nobili famiglie, nonché botteghe artigiane e abitazioni. Rifare bella piazza della Repubblica è stato uno dei crucci delle ultime amministrazioni che si sono succedute.


ORA è allo studio degli uffici dell’assessorato alla Cultura del Comune (con la commissione di esperti per le opere d’arte) un grande progetto per riportare la bellezza nella piazza — anche negli ultimi decenni — più bistrattata del centro storico, anche negli ultimi decenni. Prima sfruttata per la pubblicità con insegne e manifesti pubblicitari poi divenuta anonima e sgangherata fermata dei taxi. Più recentemente, liberata dalle auto, al centro di polemiche per i dehors impattanti dei locali storici, per la presenza della giostra e dei mercati agricoli e fiere varie dal cioccolato al gelato. Anche questa fase è terminata. Ma prima di chiedere ai gestori di rimettere mano ai costosissimi dehors, il progetto più ambizioso è ripensare la piazza in verticale: ma non in altezza, in profondità. «L’idea è quella di riportare alla luce l’antica piazza romana e i resti della civilità villanoviana», spiega l’assessore alla cultura Sergio Givone. Certo, per questo progetto servirà tempo, «occorreranno scavi che scopriranno reperti che dovranno essere lasciati visibili grazie a una piramide rovesciata, una sorta di pozzo che metta in comunicazione il passato con il presente, ciò che è sotto con quello che è sopra».


«ANZICHÉ pensare all’abbattimento degli edifici, rivitalizziamo la piazza partendo dalle sue radici», dice Givone. Non distruggere l’esistente, dunque, ma mostrare il bello preesistente ormai scomparso nelle viscere della piazza da secoli.


A parte il sottosuolo, che se arriverà il metrotram sarà attraversato anche dal tunnel, la piazza cambierà faccia anche in superficie.
E qui i progetti sono due: il primo prevede che la piazza venga trasformata nel centro informazioni al cittadino e al turista. «In questo senso dovrebbe essere lanciata una gara tra architetti per la realizzazione di un edificio creato per ospitare un grande centro tecnologico che fornisca in tempo reale informazioni su tutto ciò che accade in città, dagli eventi alle mostre agli orari dei musei», dice Givone. Un centro informazioni e di promozione turistica, accogliente e innovativo, sempre in rete, dove anche sia possibile acquistare la card unica dei musei e i biglietti per i mezzi pubblici.
 

Ma non finisce qui. Perché nell’articolata realtà di una piazza che ormai ha perduto l’anima, c’è da trovare una nuova mission: «Il tentativo sarà quello di realizzare lì la piazza dei libri», spiega il filosofo.
IN QUESTO SENSO, il tendone che ha fatto rinascere la libreria Edison, nei mesi scorsi, sarebbe stato un esperimento. Perché l’idea è proprio di creare un salotto letterario con libreria, eliminando però l’entiestetico tendone (tra l’altro troppo caldo d’estate e troppo freddo d’inverno).
Come? Il test sarà effettuato da maggio. Non in piazza della Repubblica ma in un’altra piazza da strappare al degrado, piazza Indipendenza. Che per tutta l’estate sarà trasformata in una grande libreria all’aperto. Potranno partecipare al bando tutti i librai che hanno negozi in città, ma anche chiunque voglia cimentarsi in una nuova attività promuovendo un’iniziativa culturale. Non solo, l’invito verrà esteso alle bancarelle del modernariato che vendono libri.
«Vogliamo provare a realizzare la piazza dei libri in piazza Indipendenza per un molteplice scopo: il primo è quello di portare i fiorentini a vivere, nelle sere d’estate, uno spazio che non frequentano più, anche per strapparlo alle bande alcoliche che distruggono, sporcano, accendono risse. Se il progetto funziona, si portebbe esportare a piazza della Repubblica, ovviamente tenendo conto delle esigenze estetiche e della necessità di non replicare un tendone», conclude il professore di Estetica.
DUNQUE il percorso per la nuova piazza della Repubblica passa anche dalla riqualificazione di piazza Indipendenza. Anche per piazza Santa Croce c’è un futuro diverso da costruire. Ma di certo, per ora, c’è soltanto che non tornerà il mercato di Natale.