Firenze, 14 febbraio 2014 - LA SVOLTA tanto attesa è dietro l’angolo. Salvo clamorosi dietrofront la famiglia Della Valle, attraverso una società creata ad hoc, è pronta a presentare la richiesta per la partecipazione al project financing per la realizzazione del nuovo stadio-gioiello nell’area Mercafir a Novoli. L’accelerazione è stata impressa nelle ultime settimane quando i tecnici della società della famiglia Della Valle e quelli del Comune si sono confrontati nuovamente, dopo numerosi faccia a faccia durante la fine del 2013 e l’inizio di quest’anno. Diego Della Valle in prima persona e il sindaco Renzi hanno seguito l’evolversi del dialogo per dare vita ad un progetto destinato ad entrare nella storia della società viola e cambiare una fetta della città in maniera radicale.

IL PROGETTO su cui si è lavorato è quello che il sindaco ha presentato: 32 ettari a disposizione di chi vuol investire per realizzare uno stadio con annesse attività ricettive e commerciali. Il che vuol dire alberghi e negozi con un’attenzione particolare alla possibile realizzazione della «via della moda» con brand e griffe di primo piano a partire da quelli della famiglia Della Valle.
Martedì sera il sindaco Renzi e Diego Della Valle hanno tifato, gomito a gomito, allo stadio Franchi, soddisfatti e contentissimi per l’approdo in finale di Coppa Italia della Fiorentina. Hanno parlato prima e dopo la sfida: un po’ di politica e degli ultimi movimenti romani e anche di Firenze. La sintonia tra il sindaco e Diego Della Valle è fortissima. Su tanti argomenti. Uno su tutti? La Fiat e la ‘fuga’ all’estero della casa torinese oltre alla necessità di dare un’impronta diversa all’approccio alla questione lavoro (jobs act di Renzi potrebbe imprimere una svolta) e alla burocrazia che strozza insieme alla fiscalità incredibile le imprese.
 

ORA LA SOCIETÀ della famiglia Della Valle che si occupa dell’investimento Mercafir deve formalizzare le carte a Palazzo Vecchio, ma la stretta di mano di alcune settimane fa tra Diego Della Valle e Renzi, vale una firma su un documento di impegni.
INSOMMA ci siamo. Manca solo l’ufficialità formale, ma Firenze può iniziare a pensare al nuovo stadio, 40 mila posti coperti nella parte della Mercafir liberata dalle attività tradizionali del mercato (verranno collocate in altra area), a nuove strade e collegamenti con l’autostrada e il centro città. E poi negozi, alberghi e uffici: su questi ultime volumetrie i tecnici hanno lavorato molto per limare gli ultimi dettagli. Tutto è tornato e l’operazione può partire davvero.
L’investimento complessivo è di circa 180 milioni. L’operazione Mercafir porterà anche diverse migliaia di posti di lavoro diretti e di indotto. Un tesoro pesante da ammortizzare anche con attività collaterali nell’area nuovo stadio.
 

LA FAMIGLIA Della Valle è pronta all’investimento. Ma probabilmente non sarà da sola. Insistenti voci hanno nuovamente parlato di partner cinesi, che già hanno fatto affari con mister Tod’s, disposti ad affiancare la famiglia in questo progetto. Un progetto che rientrerebbe in una più vasta operazione di internazionalizzazione del marchio Fiorentina.
Tra poche settimane dovrebbe partire formalmente il percorso per l’aggiudicazione del project financing. L’iter per quanto semplificato al massimo rispetterà le normative delle gare europee imposte dalla legge. La decisione della società viola servirà solo ad aggiudicarsi, spiegano dagli uffici di Palazzo Vecchio, solo una sorta di prelazione sulla realizzazione dell’intero progetto.
E Campo di Marte? C’è chi solo all’idea di notti di tifo ma solo alla tv senza il caos traffico, tira un sospirone di sollievo. Il Franchi? E il centro sportivo dei campini? Lo stadio potrebbe avere un destino «multifunzione» tra sport e spettacoli mentre l’area calcistica potrebbe allargarsi per diventare la casa delle giovanili viola e del ritiro cittadino dei viola.

Luigi Caroppo