Borgo San Lorenzo (Firenze), 10 febbraio 2014 - LE PIOGGE non danno tregua. E tengono in angoscia Panicaglia. Da ieri poi si è aperta una nuova emergenza a Palazzuolo, dove, sempre a causa di una frana, è stata chiusa la provinciale che collega il centro abitato con Marradi, nei pressi di Renaccio. «Sono intervenuto subito per garantire tutti i servizi di emergenza che arrivano da Marradi»: spiega il sindaco di Palazzuolo Cristian Menghetti. Le famiglie che abitano oltre la frana e che non potranno raggiungere Palazzuolo sono una decina. «Ho contattato tutti i residenti - spiega Menghetti - e ho consigliato loro di lasciare una macchina oltre la frana, in modo da poter attraversare a piedi e proseguire con un’altra auto». Stamani comune e provincia valuteranno la possibilità di una variante di servizio sulla strada provinciale per consentire il transito ai mezzi leggeri. Intanto la grande frana che a Panicaglia ha costretto undici famiglie a lasciare le proprie abitazioni, ormai da otto giorni si muove in maniera così forte, da aprire nuove fenditure nei muri delle abitazioni.

E invece la pioggia continua. Le forti precipitazioni di venerdì scorso hanno accentuato il movimento franoso, e adesso arriva un nuovo, preoccupante allerta meteo dalla Regione, con piogge diffuse che potranno assumere carattere di rovescio o temporale, a partire da stamani, fino a mercoledì. «Le ultime rilevazioni del movimento della frana danno segnali negativi - dice il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini -. Nella prima giornata era stato rilevato un movimento verticale di 15 centimetri, il giorno dopo 10, poi 8, poi 5 centimetri, ma ieri notte il movimento è stato di 11 centimetri».

UNA NOTIZIA positiva è l’ultimazione del by-pass alla fognatura realizzato da Publiacqua per evitare che gli scarichi gravino sull’area interessata dalla frana. «Sì, dovrebbe essere positivo – nota il sindaco - ma bisogna verificare quanto questo afflusso incidesse in realtà sul problema».
Non si registrano invece novità sul fronte delle evacuazioni: le case abbandonate sono quelle dei giorni scorsi, ed ora i residenti hanno avuto la possibilità di accedervi, in modo controllato.

DEL DIVIETO non si sono curati gli “sciacalli”, ignoti che sono penetrati all’interno di alcune abitazioni abbandonate, per trafugare quanto era possibile, approfittando dei turni della Protezione Civile, presente in loco dalle 8 del mattino alle 20 di sera: «Ormai sono case vuote - nota ancora il sindaco -, ma ci sono dei cittadini di Panicaglia che si sono offerti volontari per fare dei servizi notturni di vigilanza, e ci stiamo organizzando».
Paolo Guidotti