Firenze, 25 gennaio 2014 - Il bello è soggettivo, gli "Angeli" che dal 2010 lo custodiscono lo sanno bene. Per ognuno di loro l'idea di bellezza è intrinseca in quello che fanno, nella cura che adoperano per mantenere in vita spazi verdi cittadini. Parliamo di quei gruppi di volontari, costituiti nella Fondazione 'Angeli del bello', che da tre anni si prendono cura di alcuni giardini e parchi di Firenze nonché nella pulizia dei muri cittadini. Coloro che, grazie alla collaborazione del Verde Pubblico del Comune che coordina tutte le operazioni, fanno sì che parchi come quello dello Stibbert, quello dell'Orticoltura, il Giardino di Boboli, la Villa Reale di Castello, il giardino delle Rose e il parco delle Cascine  si mantengano accoglienti per  visitatori e i bambini che lì passano i pomeriggi. Lavoro e devozione. Amore per il patrimonio comune.

"Sono piccoli interventi quotidiani che danno ai visitatori la sensazione del parco mantenuto e curato", spiega la vicedirettrice del museo Stibbert, Simona Di Marco. E aggiunge: "Da un iniziale piccolo gruppo di volontari ora possiamo beneficiare di diverse decine di persone che tre volte alla settimana monitorano la situazione del parco intervenendo laddove è possibile farlo lavorando sempre in sinergia con la direzione del museo e con il Verde Pubblico del Comune di Firenze".  

Anche l'associazione 'Trisomia 21' con 'Angeli del Bello' si dedica alla pulizia del parco: "E' importante per Francesco e Chiara stare con gli altri, poter avere un impegno e portarlo avanti - dice Beatrice Testa, volontaria che segue i due ragazzi con sindrome di Down - e poi l'interazione sociale, che è poi il nostro obiettivo primario, funziona benissimo". 

Giovani, meno giovani e addirittura bambini. Giulia, 11 anni, non manca a un appuntamento e si dà un gran da fare per pulire il parco. "E' importante questo incontro - dice Lucia, nonna della piccola - perché è affiancando le parole ai fatti che si imparano le cose". La pensa così anche Francesca Volpe: "Studio Giurisprudenza a Firenze e mi piace fare qualcosa per la città, cercando di migliorarla. Per me questa è un'esperienza molto formativa: le persone più grandi con le quali  collaboro, con la loro volontà e l'impegno che mettono nel fare le cose, mi hanno dato un grande esempio. Credo che nel nostro piccolo possiamo tutti contribuire a rendere migliore  il posto in cui viviamo.

 

Francesca non è l'unica studentessa, ci sono ragazzi che frequentano la International School of Florence, tra cui Simone, 17 anni, che contribuiscono a mantenere il parco in ottimo stato grazie anche alla guida di Enrico Buonincontro, punto di riferimento dell'intero gruppo: "Per me questa degli 'Angeli del bello' è una piccola rivoluzione sociale. Grazie a queste iniziative abbiamo messo in moto un diverso rapporto di collaborazione tra amministrazione e cittadini che hanno il piacere di condividere qualcosa di buono per la nostra Firenze, senza improvvisarsi: i giardinieri professionisti del Comune affiancano e supervisionano il nostro operato".

L’opera di impegno civile, a beneficio di tutti i cittadini, si amplia: i volontari hanno iniziato a occuparsi anche dell’area Pettini Burresi, ora Giardino Cubattoli: "Cerchiamo di renderla più accessibile e per far questo avremmo bisogno di allargare il gruppo quindi siamo pronti a ricevere tutti coloro che vogliano darci una mano", spiega Paolo Melchiori, volontario di lungo corso.