Reggello (Firenze), 19 dicembre 2013 -  LA MOGLIE era al telefono e il marito in poltrona davanti al caminetto: in pochi attimi si trovati con un punteruolo alla gola e obbligati a tacere. Lei seduta a terra e lui nella sedia in salotto. Mezz’ora da incubo quella vissuta da due pensionati reggellesi aggrediti in casa da tre rapinatori mascherati, poco prima dell’ora di cena. Sono stati minuti lunghissimi, alla fine i malviventi sono scappati con denaro contante e gioielli per qualche migliaio di euro.

E’ accaduto in via Viesca, al Matassino, dove abitano Fernanda e Impero Bernini. «Mi è sembrato l’inizio di un film di banditi, come si vedono alla televisione spiega la signora ancora logicamente impaurita , perché ho sentito una gran botta nel tinello, la porta si è spalancata e tre persone sono entrate come se fossero scese dal tetto, tutte con sciarpe e passamontagna sul viso. Non ho avuto neppure il tempo di rendermi conto di quanto stava accadendo che subito uno mi ha messo una mano sulla bocca costringendomi a sedere, cosa che ho fatto con grande difficoltà, mentre un altro chiudeva la bocca a mio marito».

«HO CERCATO di reagire aggiunge Impero , ho preso un legno del caminetto per cercare di darglielo sulla testa, ma era più grande di me, non ce l’ho fatta e mi ha bloccato, nello strattonarmi mi ha provocato anche una contusione al naso. Mi hanno fatto sedere intimandomi di stare zitto con un oggetto appuntito alla gola, cominciando a chiedere dove fossero i soldi, dove fosse la cassaforte. Inutile dire che non c’era, la cassaforte. Poi due sono entrati nelle stanze e il terzo ci controllava».

In casa c’era anche il cane, che però si è impaurito e neppure lui si è mosso, accucciato vicino al padrone. Difficile dire quanto sia durata la rapina: «Quello che ci controllava prosegue la signora Fernanda faceva la spola fra me e mio marito, ogni tanto guardava verso la porta, mentre i complici rivoltavano la casa da cima a fondo alla ricerca di chissà che cosa». Alla fine hanno trovato qualche centinaio di euro che erano stati messi da parte per pagare delle bollette e alcuni preziosi di proprietà della signora, quindi hanno imboccato le scale allontanandosi nella via quasi deserta senza essere notati da nessuno.

IMPERO e Fernanda si sono alzati e hanno telefonato immediatamente ai carabinieri. Dalla prima ricostruzione effettuata dagli uomini della stazione di Reggello, il terzetto si sarebbe arrampicato sul terrazzo della villetta un po’ in ombra dai lampioni, visto che sul muro sono state rilevate tracce delle scarpe, quindi hanno forzato la porta-finestra che dà sul tinello e hanno fatto irruzione all’interno. Secondo la descrizione della signora sarebbero tre stranieri, due sui 25/30 anni e uno sui 40, con un forte accento dei Paesi dell’est. «Uno ha precisato aveva gli occhi celesti».