Firenze, 7 dicembre 2013 - A VOLTE la realtà supera la fantasia. Nel bene e nel male. Nella storia che vi raccontiamo la realtà è stata così bella che addirittura si è poi trasformata in una favola.
 

C’era una volta un’oca, che ha avuto la sventura di incontrare una volpe: la volpe le ha strappato quasi tutto il becco, e l’oca avrebbe certamente fatto una brutta fine se la sua proprietaria (che alleva animali da cortile soltanto per le uova e non per ucciderli) non avesse avuto l’idea di portarla da un veterinario per trovare una soluzione a tutti i costi, e se quel veterinario - invece di suggerire l’eutanasia in un caso così disperato come forse altri avrebbero fatto - non fosse stato tanto sensibile, coraggioso e ingegnoso da voler provare un intervento mai tentato al mondo: costruire un becco di rame da applicare all’oca in modo da permetterle di continuare a mangiare e di vivere una vita normale.


Eh.... udite udite: l’operazione è perfettamente riuscita e la sera stessa l’oca ha cominciato a mangiare di nuovo con il suo becco speciale.
Tutto questo è successo a febbraio del 2012: da allora “Becco di rame”, che ha soltanto due anni e quindi è giovanissimo visto che le oche vivono in genere fino a venti anni circa, vive benissimo nella fattoria insieme agli altri animali, e il suo “handicap” lo ha reso più forte e coraggioso. Ha avuto anche una “storia d’amore” con una sua simile dalla quale sono nati dei bellissimi anatroccoli. Insomma vive la sua vita serenamente, come e meglio di prima.
 

La sua storia è un esempio che può valere anche per le persone. «In questo comportamento - dice infatti il veterinario Alberto Briganti (che è direttore sanitario della sua clinica veterinaria a Figline Valdarno ed è l’autore del piccolo-grande miracolo) - ritroviamo l’atteggiamento di persone che dopo aver avuto protesi per traumi di vario genere, pensiamo ad esempio a Alex Zanardi - tirano fuori energie insospettabili».
Briganti, che crede fermamente nella necessità di dover fornire soprattutto ai bambini la cultura necessaria perché nel mondo ci sia sempre maggiore sensibilità nei confronti degli animali - ha creato una Fondazione e scritto una favola sulla storia di “Becco di rame” con le bellissime illustrazioni di suo figlio Francesco.
Il libro, al quale è allegato anche un dvd con tutta la storia di “Becco di rame”, si trova in vendita alla libreria cartoleria “La scartoffia’ in piazza Santo Spirito” e on line sul sito www.beccodirame.com.
Il ricavato delle vendite andrà alla Fondazione “Becco di rame”, che ha molti progetti dei quali in seguito parleremo.
Intanto l’oca con il becco di rame è stata proposta come mascotte delle Paralimpiadi di Rio del 2016.

 

Patrizia Lucignani