Firenze, 3 dicembre 2013 - SARÀ UN DICEMBRE rovente per i trasporti. Giovedì 5 dicembre è in programma lo sciopero per l’intera giornata proclamato dalla Rsu di Ataf Gestioni contro la disdetta degli accordi integrativi e lo spacchettamento deciso dall’azienda. Il servizio sarà garantito per legge nelle ore di punta, cioè dalle 6 alle 9.15 e dalle 11.45 alle 15.15, anche se si temono forzature, visto il clima incandescente all’interno dell’azienda.

Stop degli autobus, ma questa volta solo di quattro ore, anche lunedì 16 dicembre, a causa dello sciopero degli autoferrotranvieri proclamato dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Faisa e Ugl: a livello nazionale a sostegno del rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri e a livello regionale «contro l’aggressività delle aziende toscane del tpl che rifiutano il confronto». Il 16, dunque, lo sciopero non interesserà solo Ataf. A incrociare le braccia saranno i lavoratori delle linee bus urbane ed extraurbane di tutta la regione e della tramvia di Firenze.

 

AMT, Atac e ora Ataf. Ovvero, Genova, Roma e Firenze. La rivolta degli autisti è un brivido che attraversa l’Italia. Un contratto nazionale non rinnovato da sei anni, tagli al personale e agli stipendi, condizioni di lavoro peggiorate. Gli autisti si sentono solo dei numeri di matricola, oggetto sempre più spesso delle aggressioni verbali, se non fisiche, di chi viaggia in autobus. Per molti la misura è colma. Lo sciopero selvaggio degli autisti dell’Atm, che ha paralizzato Genova per quasi cinque giorni, è stato visto da molti colleghi di Firenze come un atto di coraggio, da imitare, se possibile. Per questo tra i lavoratori di Ataf il clima si è fatto incandescente e lo sciopero del 5 dicembre potrebbe non rispettare le fasce di garanzia previste, nonostante la Rsu, che lo ha proclamato, dichiari il contrario. Gli autobus potrebbero non uscire nemmeno dai depositi, lasciando a piedi la città per l’intera giornata e forse anche oltre. Dall’alba di giovedì sono previste assemblee dei lavoratori, che, oltre ai blocchi degli autobus, potrebbero decidere altre iniziative, come cortei, presidi e altro ancora. Tra i più arrabbiati ci sono gli autisti napoletani di Ataf Gestioni, circa 300.

 

L’azienda ha tolto le triplette, cioè i tre giorni di riposo consecutivi, che consentivano loro di tornare a casa dalla famiglia. Quasi sicuramente, giovedì incroceranno le braccia in segno di protesta. In piazza, però, non ci saranno solo i lavoratori di Ataf. Sono infatti attesi a Firenze tranvieri di altre città, da Genova, Milano e da Roma. Micaela Quintavalle, la pasionaria di Atac, l’azienda di trasporto della capitale, ha annunciato la sua presenza nel capoluogo toscano via Facebook. «Il 5 dicembre – scrive sul suo profilo – saremo al fianco dei colleghi di Firenze. Accorrete da tutta Italia».

Ai tranvieri c’è chi teme si possano aggiungere rappresentanti dei centri sociali e delle frange più estreme della sinistra, per trasformare lo sciopero in una manifestazione contro il sindaco e candidato alle primarie Pd Matteo Renzi. Insomma, la tensione è alta e i sindacati cercano, per quanto possibile, di placare gli animi, invitando chi volesse scioperare a rispettare le fasce di garanzia. Ieri i delegati di Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl trasporti (c’era anche la Rsu) hanno incontrato l’azienda per comunicare che l’assemblea dei lavoratori, che si è svolta venerdì sera, ha rigettato la proposta aziendale e confermato lo sciopero. Hanno anche chiesto ad Ataf Gestioni di fare un ulteriore sforzo, pagando il premio di risultato e garantendo un nastro di lavoro, cioè il tempo che intercorre tra inizio e fine del turno, il più vicino possibile all’orario di lavoro degli autisti. Stasera alle 21 è in programma una nuova assemblea dei lavoratori.

 

Monica Pieraccini