Firenze, 30 novembre 2013 - Sono trascorsi 150 anni dal tempo in cui Firenze fu capitale del Regno d'Italia. Un anniversario storico che la città si prepara a celebrare con mostre e convegni, dibattiti e conferenze per un totale, finora, di 45 progetti culturali.

Tutti questi eventi, presentati delle 89 tra istituzioni e associazioni che compongono il Comitato per le celebrazioni, da oggi hanno un logo ufficiale. Il simbolo, scelto dopo numerose consultazioni e realizzato dal Comune in collaborazione con l’architetto Vincenzo Vaccaro e il professor Raimondo Innocenti, è stato presentato in via ufficiale dal presidente del Consiglio comunale e coordinatore del Comitato, Eugenio Giani. Che sui cinque simboli che lo compongono ha parlato di «una scelta a lungo meditata che privilegia la data 1865-2015 rispetto al più generale 150°, Palazzo Vecchio in quanto sede di fiorentinità e dell’allora parlamento, l’alloro simbolo della cultura con il tricolore a chiudere la corona che cinge Palazzo Vecchio a immagine di ciò che in quegli anni Firenze ha rappresentato per l’Italia».

Giani ha anche anticipato i tre grandi eventi del Comune che cadranno in tre date storiche: «Il 15 settembre del 2014, a ricordo della Convenzione di Parigi in cui venne di fatto ufficializzata per la prima volta il trasferimento della capitale, il Presidente della Repubblica sarà a Firenze;  il 3 febbraio 2015, giorno in cui il Re fece visita per la prima volta alla città, i sindaci delle tre capitali daranno vita a un convegno in Palazzo Vecchio per poi inaugurare una mostra sulle trasformazioni urbanistiche del Poggi all’Archivio di Stato. Infine il 14 maggio 2015, quando un corteo organizzato con l’Anci e i gonfaloni dei comuni d’Italia muoverà da piazza della Signoria alla volta del Duomo e di Santa Croce, dove renderemo omaggio alla statua dell’Alighieri  inaugurata proprio 150 anni fa».

Altro appuntamento di spicco, il convegno nel gennaio 2016 sulla nascita della rivista letteraria più prestigiosa a livello nazionale: l’Antologia. «La Nuova Antologia – ha detto il presidente della Fondazione Spadolini, Cosimo Ceccuti - nasceva nel 1866 proprio per trattare le delicate questioni poste dall’unificazione: quelle sociali, l’istruzione, il ruolo delle donne, la politica estera. Per questo motivo abbiamo pensato, per onorare le celebrazioni del 150° di Firenze Capitale, di rendere disponibile questo immenso patrimonio digitalizzando tutti i numeri della Nuova Antologia».

Tra i tanti eventi in programma: una mostra degli artisti risorgimentali agli Uffizi, una con tutti i giornali dell’epoca alla biblioteca Nazionale - che proprio nel 1865 venne definita ‘centrale’ -, un museo permanente sulla cartografia all’Istituto geografico militare, il ‘Gran Ballo’  a Palazzo Pitti, con la facoltà di Architettura che tratterà le trasformazioni urbanistiche mentre quella di Giurisprudenza, in un convegno di studi, il decreto regio che permise l’accorpamento in un testo unico di tutte le leggi amministrative relative agli enti locali.
                                                                                                                          

di Maurizio Costanzo