Firenze, 5 novembre 2013 - Raffaele Sollecito è arrivato a Firenze in vista dell'udienza del processo nel quale è imputato con {{WIKILINK}}Amanda Knox{{/WIKILINK}} per la morte di{{WIKILINK}} Meredith Kercher{{/WIKILINK}}, la studentessa trovata morta a Perugia nella notte del 1° novembre 2007.

Sollecito è rientrato da Santo Domingo dove era in vacanza, atterrando a Firenze con un volo proveniente da Francoforte e  ha lasciato l'aeroporto accompagnato dal padre. Come già annunciato, Raffaele Sollecito intende fare dichiarazioni spontanee davanti ai magistrati: "Ho molte cose da dire", ha detto.

Per l'omicidio di Meredith Kercher in primo grado lo stesso Sollecito e la studentessa americana Amanda Knox erano stati condannati. Il processo di secondo grado aveva ribaltato la condanna: Amanda e Sollecito sono tornati liberi, ma la Cassazione ha stabilito che il processo d'Appello andava rifatto. Proprio questo processo è in corso in queste settimane a Firenze. E nella giornata di domani, mercoledì 6 novembre, Sollecito potrebbe parlare di fronte alla corte. Una testimonianza molto attesa. Sollecito è arrivato all'aeroporto di Peretola ma non ha voluto parlare con i giornalisti. 

Domani in aula i carabinieri del Ris illustreranno la perizia svolta su una traccia di dna trovata sul coltello ritenuto dall'accusa l'arma del delitto. Le analisi hanno rilevato una quantita' di materiale genetico ''estremamente esigua'' con ''un elevato grado di compatibilità'' con ''il profilo genetico di Amanda''. Dopo l'illustrazione della perizia da parte dei Ris, domani parleranno i consulenti degli imputati, della famiglia Kercher e della Procura generale. Già all'inizio del processo, il padre di Sollecito aveva annunciato che il figlio avrebbe partecipato a qualche udienza. Oggi ha confermato che Raffaele è tornato in Italia, dopo una vacanza all'estero, e che domani sarà in aula.