Firenze, 3 settembre 2013 - Tre anni di minacce, botte e vessazioni anche davanti ai due figli di sei mesi e due: è quanto ha sopportato una 30enne fiorentina prima di trovare il coraggio di denunciare quanto subito dal marito. Dopo l'ultimo episodio di violenza, infatti, la donna si è fatta accompagnare dall'uomo al pronto soccorso fingendo un malore e ha raccontato tutto ai medici.

L'uomo, 33 anni, egiziano, secondo la testimonianza della donna e dei suoi familiari, l'avrebbe minacciata di morte, sequestrata in casa e picchiata per oltre tre anni. Adesso l'uomo è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di misura cautelare in carcere.

Secondo quanto raccontato dai parenti di lei, il marito le avrebbe imposto, anche con la violenza, usanze e tradizioni musulmane e una serie di regole rigide, come quella di non uscire mai senza di lui e non ricevere familiari in casa in sua assenza. Le finestre della loro abitazione, nella periferia Sud di Firenze, dovevano rimanere sempre chiuse per evitare sguardi indiscreti. Alla donna, e ai suoi genitori che in alcune occasioni avevano il permesso di andarla a trovare, era proibito scambiare saluti con i condomini, perché avrebbero potuto provocare intromissioni nella vita familiare. L'uomo, geloso fino all'ossessione, sospettava di ogni suo comportamento e la picchiava ogni volta che riteneva che avesse infranto le regole da lui stabilite.

Il 23 agosto scorso l'ultima aggressione con pugni e calci che le hanno provocato ecchimosi al volto e alle gambe. La donna ha raccontato che il marito l'avrebbe pure minacciata di morte puntandole contro un coltello da cucina. Dopo questo episodio, impaurita, ha deciso di denunciarlo. La sera di sabato si è fatta portare al pronto soccorso fingendo il riacutizzarsi di una patologia da cui è affetta, e una volta rimasta sola con i medici, ha raccontato tutto. Il personale sanitario, con la scusa di sottoporla ad alcune visite di controllo, l'ha allontanata dal marito in modo che potesse essere sentita dalla polizia. Ha detto che subiva violenze anche prima del matrimonio, avvenuto nel novembre del 2010 in Egitto, con rito musulmano, sei mesi dopo che i due si erano conosciuti, a Firenze.

Gli agenti della squadra mobile hanno raccolto la sua testimonianza e dopo alcuni giorni l'uomo è stato arrestato su disposizione del gip Angelo Antonio Pezzuti. In più occasioni il 33enne aveva anche minacciato i genitori della moglie, picchiando e schiaffeggiando la madre e pretendendo, ottenendolo, denaro e l'acquisto di una casa.