Firenze, 2 settembre 2013 - Il gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Regionale della Toscana attacca la scelta della Giunta di concedere il patrocinio della Regione all'iniziativa di Miss Drag Queen Toscana svoltasi il 6 luglio a Marina di Carrara.

Secondo gli esponenti di Fdi, che hanno presentato interrogazione urgente sul tema, il governatore Enrico Rossi deve spiegare il perché del patrocinio a un'iniziativa sponsorizzata anche da due siti web per adulti contenenti annunci per incontri a scopo sessuale, apparentemente a pagamento.

''O è stata una leggerezza da parte di Rossi - afferma il consigliere Giovanni Donzelli in una conferenza stampa - o ci deve comunicare che ci sono scelte diverse dal buonsenso per l'immagine della Toscana, o forse a gestire questo settore c'è sempre stato qualcuno che ha un peso politico, perchè il proprietario dei siti e l'organizzatore degli eventi è Alessio De Giorgi, che ha fatto campagna per Renzi e poi è andato con Scelta Civica''.

Fdi chiede dunque le motivazioni del patrocinio: se soltanto formale o se invece ha accompagnato l'elargizione di un contributo economico; se Rossi non ritiene 'sconveniente' l'accostamento del simbolo del Pegaso "ad altri di dubbio gusto e con fortissimi sospetti di dubbia attivita", visto che il favoreggiamento della prostituzione è punito dalla legge.
 

''Rossi si scusi - attacca Donzelli - e riveda la sua politica di concessione del patrocinio.

In una nota Di Giorgi si si difende puntualizzando: "Intendo negare completamente ogni mio coinvolgimento nella vicenda segnalata dai consiglieri regionali Donzelli, Marcheschi e Staccioli: non sono né proprietario né socio dei siti nominati dai consiglieri e non sono stato organizzatore dell'evento di Marina di Carrara.

"L'unico mio lontano legame con la vicenda è che sono stato co-fondatore del concorso nazionale Miss Drag Queen e sono ancora socio (solo formale, oramai) della società che ne detiene la proprietà: concorso nazionale, le cui selezioni locali (come quella toscana) sono organizzati autonomamente da discoteche del posto''.

''Se gli organizzatori del concorso toscano - aggiunge - hanno indebitamente usato il marchio della Regione, ne risponderanno personalmente. Valuterò insieme ai miei avvocati se procedere per vie legali per questa diffamazione continua della mia persona che è completamente estranea a questa vicenda''.

 

“La Regione Toscana conferisce il patrocinio a molte manifestazioni diverse tra loro, di ogni genere e tipo: turistiche, ricreative e concorsi di bellezza. Mi risulta che la manifestazione a cui si riferiscono i consiglieri regionali Donzelli, Marcheschi e Staccioli si è svolta regolarmente e senza urtare la sensibilità di nessuno. Non vorrei che dietro questa loro presa di posizione si nascondesse un riflesso di omofobia”, la replica del presidente Enrico Rossi ”.
“Se invece – conclude il presidente della Toscana – si vuole aprire una discussione sull’opportunità della concessione dei patrocini ai concorsi di bellezza, si può fare: ma purché sia chiaro che tutti vanno trattati allo stesso modo”
“Quanto alle sponsorizzazioni più o meno hard – conclude Rossi – non ne eravamo minimamente a conoscenza. Suggerisco agli organizzatori maggior prudenza per la prossima edizione, se vorranno ancora fregiarsi del Pegaso della Regione Toscana”.