Firenze, 24 agosto 2013 - CENTOVENTIMILA euro andati in fumo. E’ rimasto in piedi solo lo scheletro in ferro battuto del chiosco di piazzale Kennedy, storico punto di riferimento dei fiorentini che portano a sgambare i cani, dei genitori che accompagnano a spasso i propri bambini (accanto c’è anche la giostra), dei turisti in cerca di refrigerio dalla calura di agosto.

Il fuoco ha divorato tutto nella notte tra domenica e lunedì. Ieri però la foto dello scempio compiuto dal fuoco è finita sul cliccatissimo blog «Stop mafia». Accompagnata da un commento: «La situazione esistente alle Cascine a Firenze va seguita con la massima attenzione. Le cause dell’incendio sono per il momento in corso d’accertamento ma la guardia su tale parco va tenuta alta. La reticenza a parlare di questi accadimenti preoccupa». «Firenze è una città ancora sicura ma per restarlo deve alzare il livello d’attenzione su eventi-sentinella, su episodi che non fanno parte della nostra cultura», sottolinea anche la consigliera comunale del Pd Susanna Agostini.

Non c’è «giallo», però, ma solo una drammatica fatalità secondo i diretti interessati. Il fatto è avvenuto lunedì intorno alle 4. A dare l’allarme ai carabinieri pare sia stato un travestito che frequenta il parco di notte. «Passando ha visto il focolaio dietro alla struttura, ha chiamato il 112 — conferma il titolare del chiosco — Una pattuglia dei carabinieri ha controllato la segnalazione ed è arrivata proprio in tempo per veder divampare l’incendio vero e proprio. Ha dato l’allarme ai vigili del fuoco ma a quel punto il peggio era già fatto. La causa? Guardi, mi è stato assicurato che si è trattato di un cortocircuito. Nonostante il danno sia grave, conto di riaprire in tempi record: non si può mica perdere l’appuntamento con i Mondiali di ciclismo...».

Giusto. E il chiosco di gelati, panini e bibite è un innegabile punto di riferimento per i frequentatori del parco. Anche ieri, venerdì pomeriggio d’agosto, tanta gente passava e si soffermava un po’ sconsolata a chiedere informazioni. «Babbo, lo rifanno nuovo, vero?», chiede un piccolo che avrà sì e no quattro anni. Passa e rallenta il podista che fa jogging. Si sofferma e scuote la testa la signora con il cane. Non manca chi ricorda che qui alle Cascine tre anni fa era bruciato l’ombrellone del venditore di zucchero filato e che ancora prima era andata in fumo una giostra. «Il danno è ingente, avevo rifatto da poco la pavimentazione e l’anno scorso avevo ristrutturato ma già nei prossimi giorni verrà il perito — ribadisce il proprietario — Rassicuro la clientela, c’è da velocizzare i tempi ma riapro al più presto».

 

laura gianni