Campi Bisenzio, 25 luglio 2013 - “Aeroporto: il provvedimento più sciagurato degli ultimi quarant'anni”: per Angelo Cerrato (Pd, ex consigliere comunale e soprattutto controllore di volo per 42 anni di cui 30 trascorsi a Peretola), la decisione presa dal consiglio regionale della Toscana è senza precedenti e carica di errori. In generale comunque è una pioggia di critiche sul voto del consiglio regionale.

“Il primo erroreracconta Cerrato - lo commisero nel 1973, quando decisero di trasferire i finanziamenti per la realizzazione dell'aeroporto a San Giorgio a Colonica a Pisa attribuendogli il ruolo di aeroporto regionale, incuranti del fatto che avrebbero messo in ginocchio l'economia delle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo. Pisa non diventò mai l'aeroporto di tutta la Regione. Gli orafi di Arezzo, il turismo e la moda di Firenze, i tessuti di Prato e i vivai di Pistoia conobbero anni di grave crisi.

Con l'adeguamento del 1990 e la riapertura a piccoli passi dell'aeroporto di Peretola l'economia dell'area metropolitana ha ripreso a respirare. Quarant'anni dopo con un ritardo a dir poco colpevole si accorgono che sbagliarono e hanno deciso di trasformare un piccolo aeroporto di collegamento europeo in un aeroporto internazionale, rispolverando un progetto ormai impossibile. Gli sviluppi urbanistici e demografici di Sesto, Calenzano, Campi, Signa Prato e Provincia non consentono più la realizzazione di un aeroporto con una pista di 2.500 mt. Sarebbe una iattura. Perchè? Si andrebbe a costruire una pista tra la città di Firenze e la città di Prato. Se non hanno inventato un tipo di aeromobile a decollo e atterraggio verticale, la realizzazione di questa pista metterà a serio rischio un milione di cittadini. Passando sulla testa dei pratesi o dei fiorentini in atterraggio e sulla testa dei campigiani, signesi e di Scandicci in decollo.

Comunque vada, si relizzerà una infrastruttura o rischiosa o inutile. I casi sono due: 1) O non verrà mai utilizzato perchè l'orografia del territorio lo limiterà al punto di un utilizzo molto limitato, allora assisteremo ad un'altra cattedrale nel deserto degno del miglior sud dell'Italia; 2) O verrà utilizzato con forti raccomandazioni (limitazioni in atterraggio e decollo), che spesso sono lasciati alla discrezionalità del pilota, oggi fortemente condizionata dalla forte concorrenza tra compagnie aeree che inducono a far assumere un rischio sempre più azzardato ai piloti. L'aeroporto che c'è con un adeguato ammodernamento, è più che sufficiente ai bisogni dell'economia delle province dell'area metropolitana. Spero con tutto il cuore che desistano, le future generazione hanno già tanto da rimproverarci non aggiungiamo altro. Resto un fautore e sostenitore e favorevole all'ammodernamento di Peretola ma fortemente contrario alla nuova pista perchè non ci sono mai stati e non ci sono gli spazi sufficienti per la realizzazione di questo progetto”.

Sul tema è intervenuto anche il circolo di Rifondazione di Campi: “Il Consiglio Regionale ha adottato la variante al Piano di Indirizzo territoriale della Toscana, voluta dal presidente Rossi (ed anche dal sindaco di Firenze Renzi), quella che prevede il potenziamento dell'aeroporto di Firenze insieme al Parco della Piana, che diventa così una vera e propria “foglia di fico” per coprire i nuovi scempi ambientali della nuova pista parallelo-convergente all'autostrada e dell'inceneritore di Case Passerini. Il circolo PRC di Campi Bisenzio da anni impegnato per costruire una reale alternativa per la Piana Fiorentina ribadisce la propria netta opposizione alla suddetta variante e porterà il proprio contributo allo sviluppo di un ampio movimento popolare contro il nuovo aeroporto e contro l'inceneritore per impedire l'approvazione e la realizzazione delle suddette opere inutili e dannose.

Per chiarezza e trasparenza denunciamo la scelta del partito regionale che, anziché esprimere in consiglio un netto voto contrario alla variante, ha preferito uscire dall'aula al momento delle votazioni, consolandosi con l'accettazione di un emendamento e con una dichiarazione di dissenso. Un esercizio del peggiore politicismo solo per non compromettere la partecipazione ad una maggioranza di centro sinistra, che da sempre e con chiarezza persegue una linea inaccettabile come dimostrato dalle scelte sulle grandi opere, i tunnel tav, gli inceneritori, la gestione della sanità. Riteniamo che la variante al PIT rappresenti l'occasione propizia per rompere con la Giunta Rossi e ristabilire una linea di coerenza con l'impegno di tanti compagni/e del partito nei comitati e nei movimenti di lotta”.

Secco no anche dall'Italia dei Valori: “L'Italia dei Valori di Campi Bisenzio – dice Mario Danisi, responsabile organizzativo - esprime ancora una volta il proprio fermo parere contrario ad ogni modifica di allungamento, sviluppo ed ampliamento della pista e dell’aeroporto stesso. Oramai stiamo assistendo ad uno spettacolo triste e doloroso, dove i politici ai grandi livelli (nazionali e regionali) sembrano sempre più lontani dai cittadini sui quali vogliono inesorabilmente far ricadere gli effetti negativi di scelte dettate da logiche economiche-finanziarie sempre più slegate dagli interessi del territorio ed invece sempre più vicini a lobby e potentati vari. Ancora una volta ci domandiamo come mai grandi città, capitali, europee e mondiali hanno i loro aeroporti a decine e decine di chiilometri e noi ci ostiniamo a volerlo “quasi in piazza Duomo”? Ma quanto sarebbe molto meno devastante e costoso rendere veramente efficiente, fruibile, veloce il collegamento ferroviario con il Galilei di Pisa: nemmeno un’ora da Santa Maria Novella”.


di M. Serena Quercioli