Firenze, 24 maggio 2012 - Chi ama gli animali non potrà certo aver dimenticato la storia del cocker Boh, buttato in un cassonetto a Firenze dal suo padrone che si è giustificato dicendo “credevo che fosse morto”.

Come sapete il povero cane è stato salvato e poi adottato, il colpevole rintracciato e denunciato. La storia ha avuto un triste epilogo: Boh è morto, ma almeno ha vissuto le sue ultime settimane amato, coccolato e curato.

'La Nazione' e la libreria d'arte Babele hanno ricordato Boh, e premiato chi nella vicenda ha avuto un ruolo determinante: la signora Costanza Giovannoni, che ha sentito un debole lamento e ha salvato Boh e in seguito lo ha adottato, il veterinario Sandro Barducci che ha prestato le prime cure, il dirigente nucleo provinciale Guardie zoofile dell’Enpa Alessandro Quercioli che ha individuato l'odioso individuo che ha buttato via Boh come uno straccio.

I riconoscimenti sono stati consegnati giovedì 23 maggio, in occasione dell'inaugurazione della mostra “Vecchi cani“ (trenta disegni originali a china e otto stampe di Giovanna Durì), alla libreria Babele in via delle Belle donne (www.babelefirenze.com) a Firenze. “La Nazione”, che ha sempre un occhio di riguardo verso gli animali – amici affettuosi che danno calore alla nostra vita chiedendo pochissimo in cambio - donerà tre targhe a queste tre persone che hanno dimostrato grande sensibilità, professionalità e umanità. Alla premiazione sarà presente anche l’assessore all’Ambiente del Comune Caterina Biti.

di Patrizia Lucignani