Firenze, 18 maggio 2013 - Dario, Caterina, Nadia, Fabrizio e Angela. Cinque nomi incisi nell'anima di Firenze, cinque nomi che ricordano una ferita che ancora non ha smesso di sanguinare, nemmeno dopo 20 anni. Per il ventesimo anniversario della strage in cui persero la vita Fabrizio Nencioni, la moglie Angela Fiume, le loro bambine Nadia (9 anni) e Caterina (di soli 50 giorni), e  lo studente fuori sede Dario Capolicchio, sono state ideate tre iniziative: il 'Girotondo per Caterina' e la mostra fotografica '27 maggio 1997-La notte dei Georgofili' nella quale vengono proposti gli scatti di quella notte maledetta.

L'assessore all'educazione Cristina Giachi, che ha partecipato alla presentazione delle due iniziative in Comune, ha ribadito l'importanza del ricordo, anche quando è doloroso: “Il capitale sociale affonda le fondamenta nella memoria condivisa ed è giusto far conoscere alle giovani generazioni gli eventi che hanno segnato la storia di Firenze, anche i più bui”.

Il girotondo, frutto dall'azione congiunta di Comune e Centro studi sull'artigianato artistico e sull'industria creativa, prende il nome dalla vittima più giovane della strage e coinvolgerà oltre 600 alunni delle scuole primarie e secondarie inferiori di Firenze. Alle ore 9, in piazza Signoria, i bambini circonderanno gli Uffizi, abbracciando nel loro girotondo il più importante museo fiorentino La mostra fotografica, curata da Ansa e inaugurata il 26 maggio in Palazzo Vecchio, si compone di oltre 50 immagini in grande formato corredate degli articoli di agenzia che ripercorrono la storia del dramma.

Sempre domenica 26, infine, avverrà la presentazione del monumento scultoreo di Roberto Barni nel Salone dei Cinquecento, alle ore 12, alla presenza del presidente del Senato Pietro Grasso e dell'Associazione tra i familiari  delle Vittime di via dei Georgofili. Il monumento è stato collocato sul luogo della strage.