Firenze, 15 maggio 2013 - Niente accesso all'istruzione formale. Niente cure mediche. Forzati a vagare per le strade mendicando. Picchiati. Stuprati. È di questo che racconta 'Essere innocenti'. Aveva tre anni Juliana quando è stata strappata dalle braccia di sua madre e dalle sorelle. Le avevano detto che sarebbero tornate presto: piangevano mentre lo facevano. Non sono tornate mai più. Juliana è cresciuta all'interno della setta dei Figli di Dio. Ma le esperienze dei bambini di Dio non hanno nulla a che fare con la concezione cristiana dell’amore e del perdono.

Il libro verrà presentato il prossimo 22 maggio, alle ore 17.30 alla biblioteca di San Giovannino agli Scolopi e Juliana sarà lì. Il volume, uscito nel 2007 è diventato immediatamente un best seller, spingendo anche altri bambini cresciuti nella setta a raccontare le proprie esperienze.

Juliana è una donna forte, forgiata dal fuoco. Ha vissuto in molti Paesi, costretta a fuggire e a nascondersi. Ha appena 31 anni, ma ha già subito esperienze tremende. È bella, con un vistoso tatuaggio sulle spalle e un’espressione rilassata. “Sono più forte e più dura della maggior parte delle persone”, riconosce. Lei ha visto la luce all’interno di una setta religiosa, una delle più famigerate dei nostri tempi: la “family of love”, detta anche “I figli di Dio”. Ha trascorso l’infanzia e la giovinezza dietro alti muri, in comuni i cui membri dividevano tutto, compreso il corpo. I bambini venivano avviati al sesso in tenera età ed educati al libero amore non solo tra loro, ma anche con gli adulti. Separata dai genitori, terrorizzata e percossa, alla fine è riuscita a liberarsi dei suoi aguzzini e, con le sue sorelle, ha scritto un libro, “Not without my sister”, che ha contribuito a smascherarne la vera natura.