Firenze, 15 maggio 2013 - La Toscana è terra di sagre di cinghiale, locio e ranocchie, ma da dieci anni a questa parte anche di seitan. Un alimento 100% vegetale di origini orientali, non proprio nostrano, che da circa trent’anni ha conquistato le tavole di chi non mangia animali e derivati. Il seitan, infatti, sarà protagonista sabato 18 e domenica 19 maggio di una sagra in programma nell’area verde dell’Obihall. L’appuntamento è arrivato ormai alla sua decima edizione e per festeggiare la ricorrenza è stato spostato dal circolo di Pozzolatico, dove si è sempre tenuto, allo spazio sul Lungarno Aldo Moro, avvicinandosi così alla città.

Il seitan altro non è che glutine di frumento, la parte proteica della farina, cotto nel brodo vegetale con salsa di soia, zenzero e alga kombu, pronto per poi essere cucinato in svariati modi. "E’ difficile individuare una sua origine esatta nel tempo – spiega Rosanna Passione, esperta di cucina naturale -. Quello che si sa è che è stato introdotto in Giappone dalla Cina dai monaci buddisti, dove si è diffuso soprattutto nei templi zen come importante fonte di proteine vegetali”. In Italia il seitan è arrivato circa trent’anni fa con l’avvento della macrobiotica. Molto simile al kofu, semplice glutine di frumento, il seitan si è diffuso maggiormente perché più saporito, conquistando il pubblico vegetariano e vegano.

Oggi è ormai facilmente reperibile negli scaffali dei principali supermercati. Inoltre da più di vent’anni a Cantagallo, sopra Prato vicino a Vaiano, c’è un laboratorio artigianale che produce tofu e seitan biologici. Si chiama Vis Naturae e produce il seitan che sarà servito al bar e al ristorante nell’area verde dell’Obihall, oltre a essere uno dei sostenitori della sagra. Partito come un piccolo laboratorio, oggi Vis Naturae si è conquistato la sua nicchia arrivando a produrre tra i tre e i tre quintali e mezzo di seitan la settimana che distribuisce in Toscana e non solo. Usando questa materia prima Vincenza La Placa del ristorante la Raccolta, insieme ai numerosi volontari che affolleranno la cucina da campo allestita fuori dall’Obihall, proporrà un ricco menu 100% vegan composto da lasagne al ragù, seitan “non tonnè”, ravioli, gnocchi di patate, cheese-cake e panna cotta, solo per fare degli esempi. “Per i celiaci - dice Vincenza La Placa -, ci saranno gli gnocchi di riso e il tofu marinato con verdure”, anche se: “Non possiamo garantire al 100% che non ci siano contaminazioni, ma faremo molta attenzione. Non ci prendiamo la responsabilità, ci sono molti volontari a lavorare in cucina e possono verificarsi delle distrazioni”. Infatti, il seitan essendo glutine ha
il difetto di non poter essere mangiato da chi è affetto da celiachia e non è consigliato per chi è intollerante al grano. “Negli ultimi anni – spiega Rosanna Passione -, si tende a limitare molto l’uso del seitan nella cucina naturale per paura che provochi intolleranze”.

Ma lo spirito dell’evento è sicuramente un altro: la Sagra del Seitan è, infatti, innanzitutto un festival vegan che l'associazione Progetto Vivere Vegan Onlus organizza per far conoscere e diffondere uno stile di vita che in primo luogo si preoccupa di evitare la sofferenza agli animali, senza distinzioni. Non solo cibo dunque ma anche tanti stand di prodotti e associazioni, conferenze, musica dal vivo animeranno la sagra: a cominciare dalle associazioni per i diritti degli animali come la LAV, la LIDA, l’OIPA per arrivare ai diversi incontri in programma con la proiezione di video sulle condizioni degli animali negli allevamenti e su come intraprendere la scelta vegan. Domenica sera, a chiusura della festa, sono previste delle letture di alcuni brani d’autore sugli animali, mentre sabato alle 21 il gruppo Lanimale si esibirà in un concerto live di cover
rock anni'70
con a seguire il Dj Set di Mas-si Dj.

Inoltre, alle 18 di sabato e domenica il bar della sagra offrirà la possibilità di gustare un aperitivo "happy hour vegan", oltre agli immancabili arrosticini, gli spiedini di seitan cotti alla brace, sempre disponibili.

La Sagra del Seitan è a ingresso libero e si svolge sabato dalle 15 alle 23 e domenica dalle 10 alle 23. Il ristorante sarà in funzione il sabato dalle 16 alle 21,30 e la domenica dalle 12 alle 21. L’intero ricavato della manifestazione sarà destinato ai progetti dell’associazione Progetto Vivere Vegan. Il programma completo è
consultabile su www.sagradelseitan.it. Per chi volesse cimentarsi ai fornelli con questo alimento 100%
vegetale, Vincenza La Placa consiglia questa semplice e gustosa ricetta: le scaloppine di seitan al limone. Si calcola circa 100 gr di seitan a persona, dipende da quanto uno è affamato: si taglia tipo scaloppina, per l'impanatura è consigliata la farina di mais bramata quella a grana più grossa. Impanare bene la scaloppina nella farina di mais facendola aderire bene. In padella si scalda l'olio di oliva e si fa una prova con un piccolo pezzo di seitan: quando frigge senza far arrivare l'olio al punto di fumo mettiamo delicatamente le scaloppine impanate facendo attenzione a non maneggiarle troppo per non far staccare il mais.  Si fanno friggere bene da una parte, senza girarle troppo presto, e dall’altra. Quando sono ben fritte da entrambi i lati si aggiunge il succo di limone spostandosi dal fuoco perché il limone provoca una fiammata. Finita la fiammata si rimette sul fuoco pochi secondi e si serve. Viene molto buono anche con il vino bianco al posto del limone.